Il personale docente, educativo e ATA. in servizio presso le Istituzioni scolastiche statali delle varie regioni di Italia ha la possibilità di avvalersi del diritto ad usufruire dei permessi retribuiti per motivi di studio per l’anno solare 2024.
Per poter usufruire di quest’opportunità, è necessario presentare una domanda entro il 15 novembre 2023, utilizzando esclusivamente i modelli allegati alle circolari degli Uffici scolastici territoriali (UST).
Indice
Normativa permessi studio 150 ore
Il permesso studio delle 150 ore si riferisce normativamente all’art. 3 DPR 395/88. I criteri per la fruizione del diritto allo studio per il personale della scuola vengono definiti dai Contratti Integrativi Regionali. Questi permessi sono retribuiti e il lavoratore ha diritto alla paga ordinaria. Possono usufruire dei permessi le seguenti tipologie di personale docente, educativo ed ATA:
- Personale con incarico a tempo indeterminato
- Personale con contratto a tempo determinato fino al termine dell’anno scolastico (31/8/2024)
- Personale con contratto a tempo determinato fino al termine dell’attività didattica (30/6/2024)
Alcuni Contratti Integrativi Regionali (CIR) consentono l’utilizzo del diritto allo studio anche per i supplenti brevi e saltuari, rendendo, in tal caso i termini di scadenza più flessibili.
Flessibilità sulla richiesta delle 150 ore
Esistono alcune norme, inserite in alcuni Contratti Integrativi Regionali, di flessibilità sulla richiesta delle 150 ore per i percorsi abilitanti dei 60 CFU. Questi permessi possono essere utilizzati dalla data di concessione e fino al termine dell’anno scolastico di riferimento.
Modalità di presentazione della domanda
Le domande di concessione dei permessi studio devono essere presentate alla segreteria dell’istituzione scolastica di appartenenza secondo le scadenze fissate annualmente con apposita circolare informativa. Se l’Ufficio Scolastico della vostra provincia non ha pubblicato il modello di domanda, è possibile farne richiesta presso la scuola di servizio, o adattare uno dei modelli già esistenti.
Qui un modello standard