Il Comitato IdeaScuola riceve e comunica che lo studio “Mitigating aerosol infection risk in school buildings: the role of natural ventilation, volume, occupancy and CO2 monitoring” – autori Ing. Alessandro Zivelonghi e dott. Massimo Lai – è stato recentemente pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Building & Environment. .

La novità più importante di questo nuovo studio scientifico sulle misure di contrasto al Covid nelle scuole – spiega l’Ing. Zivelonghi –  è una campagna di misura sul campo della CO2 avvenuta in una scuola italiana  (in provincia di Verona) che mostra la reale possibilità di controllare il rischio contagio per aerosolizzazione  mediante elaborazione matematica del segnale della CO2.

Lo scopo è far guidare dalla rilevazione della CO2 la segnalazione degli istanti ottimali di apertura delle finestre o, meglio ancora, il controllo automatico di un eventuale impianto di ventilazione meccanica (certamente preferibile, ma come noto, disponibile in un numero limitatissimo di scuole).

Ora si parla solo di vaccino e green pass, continua Zivelonghi, dimenticando che fra qualche mese sarà autunno e poi inverno. Cosa accadrà negli ambienti chiusi e potenzialmente affollati ed in particolare nelle scuole con la variante delta ?

Come testimoniato da ampia letteratura scientifica, solo un adeguato e controllato ricambio d’aria degli ambienti chiusi può ridurre a zero il rischio contagio .

Ciò è valido sia nella fase pre-vaccinale (in combinazione con dispositivi di protezione individuale) che nella attuale fase transitoria. Avvicinandoci però ad una fase post-vaccinale, si ipotizza addirittura di togliere la mascherina in classe, per cui il ricambio d’aria controllato assumerà ancora più importanza.

Lo studio illustra anche :

– l’importanza di adeguati modelli matematici  per la stima del rischio contagio dalle misurazioni di CO2. Non basta infatti misurare la CO2 in classe. Questo aspetto è molto complesso ed è ancora oggetto di ricerca: –> sono necessari finanziamenti per impianti pilota sul campo con adeguata sperimentazione e ingegnerizzazione nei diversi edifici scolastici.

– l’ importanza di ridurre il rapporto N/V tra numero degli occupanti e il volume dell’ aula per contenere il rischio di contagio per aerosolizzazione (Fig. 6,7). E come si ottiene tale riduzione se non riducendo il numero di alunni per classe?

– il più facile contenimento del rischio aerosolizzazione in edifici storici con aule dalla volumetria importante  (come l’esempio riportato nell’ articolo di Palazzo Bevilacqua a Verona, attuale sede dello storico Istituto Tecnico Superiore “Lorgna Pindemonte”)

Nello studio si afferma infine che il beneficio da impianti controllati dal segnale della CO2 sarebbe triplice:

  1. la riduzione a praticamente zero del rischio contagio,
  2. l’aumento della qualità dell’ aria indipendentemente dal covid (pensiamo alle scuole di città e regioni particolarmente inquinate, diffuse un po’ in tutta Italia) e
  3. il rispetto importantissimo dei vincoli di efficienza energetica degli edifici.

Ringraziando l’Ing. Zivelonghi per il suo eccellente lavoro, la condivisione dello studio e la chiara sintesi dello stesso, il Comitato IdeaScuola auspica che l’avvio del nuovo anno scolastico possa avvenire in piena sicurezza anche avvalendosi dell’utilizzo della tecnologia e non solo aprendo le finestre con qualsiasi condizione climatica.

 

Stefania Sambataro 

Vicepresidente IdeaScuola 

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