Sig. Ministro,
l’Italia è il paese che più di tutti al mondo esercita influenza culturale. Non è perciò un caso se il Presidente del Consiglio on. Giorgia Meloni indica per il Made in Italy l’istituzione di un liceo invece di un istituto tecnico.
Le produzioni italiane si caratterizzano per l’elevato contenuto tecnologico ma anche per una straordinaria raffinatezza frutto di tradizioni secolari che richiedono molte conoscenze e che conferiscono al saper fare una caratteristica unicità, concetto difficilmente misurabile la cui origine è nella cultura plurimillenaria di questi luoghi. Scienza, arte e cultura hanno fatto evolvere un modo di vivere, dall’alimentazione alla cura nel vestire fino all’attenzione nell’arredare la casa, con un innato senso estetico.
L’Italia è la culla di questa civiltà fondata sulla parola, sull’arte, sulla filosofia e sulla scienza. La tradizione greco-romana è un patrimonio che ci è stato tramandato tramite la poesia e l’arte classica di generazione in generazione da celebri filosofi e scienziati a partire da Pitagora, per la raffinatezza ed eleganza è divenuta sinonimo di perfezione assoluta. La scienza di Archimede, l’architettura di Vitruvio, la medicina Pitagorica e la cucina di Columella ed Apicio restano, anche in questo nuovo millennio, importanti fonti di ispirazione per la moderna scienza.
La ricerca della felicità spinge l’uomo verso lo stato di salute. Questo principio ha reso di successo lo stile italiano. La dolce vita è il modo italiano di vivere, aperto e scanzonato in cui il lusso è poter stare con le persone che amiamo, le riunioni familiari durante le ricorrenze, le chiacchiere, le passeggiate nel corso, il vivere senza troppa fretta e godere delle nostre prelibatezze culinarie e del buon vino. Il nostro paese è l’epicentro della dieta mediterranea che, unita alla convivialità, pasti regolari e allegria da benessere e lunga vita.
Questo è il mondo dell’uomo che ha il compito di renderlo ancora più bello e accogliente poiché non fu posto in una giungla ma in un giardino. Cosa sarebbe questo mondo senza strade, senza rete fognaria e senza acquedotti? L’uomo al centro, dunque, non in una semplicistica visione antropocentrica ma in continua e reciproca interazione e dialogo con tutto ciò che connette il pianeta terra. Il commercio, motore della prosperità economica, è sempre stato lo strumento più efficace grazie al quale la civiltà ha potuto esprimersi e diffondersi sulla scena mondiale.
Fibonacci ci ha svelato le basi scientifiche della bellezza ma non sarà questa a salvare il mondo, gli Italiani confidano nell’eleganza, la legge che può fare di questo mondo e di noi stessi un capolavoro. Capacità di scelta, dunque, la cui condizione indispensabile è il benessere, necessario alla chiarezza dell’intelletto e per la piena espressione dell’intelligenza individuale. Questa capacità di scelta ci distingue e ci consente di definire le più alte sfumature di un’estetica specchio di una levatura interiore. Non si tratta dell’accumulo nel tempo di preferenze in ambito estetico ma di un preciso orientamento all’idea di bello che consente, in libera autonomia, di scegliere, tra diversi connotati precisi, quelli di maggior grazia.
L’eleganza è la proprietà del genere umano che ha reso il nostro paese il regno del decoro. Non c’è cultura senza eleganza e può anche essere insegnata a scuola. L’uomo nasce ignorante non stupido, la stupidità è il risultato dell’educazione (cit.). Formazione-educazione-istruzione sono i pilastri su cui si fondano le capacità trasversali che concorrono alla costruzione dell’individuo ai fini della motivazione sociale e professionale e per il conseguimento degli obiettivi di vita. La trasformazione digitale, la tendenza all’automazione, l’intelligenza artificiale non la mettono a rischio, confermandola forza attrattiva di ogni oggetto e strumento anche tecnologicamente avanzato. Leonardo da Vinci ci ha dimostrato come questa non può prescindere dalla virtù pratica e concreta della sanità mentale, un equilibrio in cui la dimensione estetica è il piano più ampio dell’educazione integrale della persona e rende il singolo individuo disponibile e sufficiente alle più svariate attività, con la massima versatilità e disinvoltura. In Italia più che in ogni altro paese la formazione non può considerare lo studio del mondo classico un sapere non funzionale. Se riduciamo tutto alla tecnica l’uomo non ha potere, così l’estetica contemporanea continuerà ad unire la bellezza al bene che consente di giungere alla verità ed essere felici.
Non è un caso che nonostante il clima di incertezza economica e i cambiamenti sistemici nel comportamento dei consumatori degli ultimi anni i brand italiani più importanti hanno continuato a crescere.

Ilenia Giocondo, Presidente dell’Associazione Carena APS, Editrice ed esperta di formazione