La scuola digitale è la nuova scuola questo è scritto nel PNRR.
Questo è presentato come un dato di fatto, sono convintissimi i DS in primis quelli di ANP, lo sono i docenti dello staff. Si parte da settembre. La massa dei docenti la subirà ma presto si adeguera’ come del resto ha sempre fatto.
Chi osa contestare questa scuola è chiamato “gentiliano” in uno stucchevole dibattito tra finti novatori che chiamano coloro che li criticano conservatori e nostalgici della scuola del passato, ma essi in realtà sono i veri novatori in quanto credono ancora alla scuola come agente di cambiamento e di ascesa sociale di tutti attraverso la fatica dello studio disciplinare.
Mi domando: dov’erano lo scorso anno, allorché si facevano scelte a favore dell’industria del digitale, i docenti che ex post si lamentano della nuova scuola (almeno è spacciata come tale)?
Vista la loro mobilitazione inesistente, la scuola 4.0 e 5.0 e quelle che verranno, ai docenti dall’infanzia alle superiori stanno magnificamente bene, questo è il segnale politico che essi hanno dato ai governi Draghi prima e Meloni dopo.
Certo la classe dirigente avrà le sue scuole private o a sistema misto pubblico e privato, quelle statali a tutti gli altri con fenomeni di abbandoni, dispersione, analfabetismo funzionale, aggresdione ai docenti, classi pollaio, ecc…
La massa dovrà essere istruita nelle scuole statali per eseguire e per consumare, fare come una cosa normale ciò che i consumi impongono.
Lo dicevo in un recente articolo: “Mala tempora currunt” per i docenti e per la società.
Inoltre ci avviamo verso una società molto violenta nelle relazioni e nei comportamenti in cui gli individui sono disposti a tutto pur di soddisfare i propri bisogni materiali, e nei casi estremi anche ad uccidere o a lasciarsi andare a rivolte effimere per rivendicare il loro diritto a consumare.
Denaro, beni di consumo e sesso saranno i soli idola.
Inoltre prevedo un decadimento delle istituzioni, questa società non ha più bisogno della democrazia come quelle degli scorsi decenni, ma di un’oligarchia tecnocratica . L’unica libertà che cercano gli individui ormai è quella di consumare in pace.

Libero Tassella napoletano, amministratore del gruppo facebook fondato nel settembre del 2019 Scuola Bene Comune, in passato ha coamministrato il gruppo Facebook Professioneinsegnante, già insegnante di materie letterarie nelle scuole superiori in pensione dal 2019, esperto di problemariche della scuola e di legislazione scolastica, con esperienza sindacale, ha diretto per 8 anni la Gilda degli insegnanti a Napoli dal 2000 al 2008, ha collaborato con Orizzontescuola, Tecnica della Scuola e attualmente scrive per Informazionescuola.it, i suoi articoli sono riportati anche su altre riviste on line come La Voce della Scuola.
Ha all’attivo una lunga esperienza di consulenza su mobilità, precariato, assenze del personale, contenzioso. Svolge su telegram consulenze per SBC su Mobilità, GAE, GPS e Assenze.