Ha attraversato la Sila ogni giorno per recarsi a scuola in Assegnazione Provvisoria nella sua Cosenza, e assicura che è stato peggio che stare a Civitavecchia, dov’è titolare a 9 ore da casa. Una docente calabrese della cdc A046, Maria P. , non ha speranze di ottenere l’Assegnazione Provvisoria in Calabria, in quanto per il prossimo anno scolastico ha rinunciato anche ad indicare l’unico distretto in cui è riuscita ad ottenerla in tutti questi anni, in un paesino sul versante ionico di Cosenza che le ha fatto però vivere un’esperienza surreale ancor più che drammatica: ogni giorno Maria doveva infatti percorrere 200 km, in totale 400 includendo il ritorno, per attraversare la Sila, l’altopiano montuoso calabrese che metterebbe in seria difficoltà anche il più esperto dei guidatori.

Lungo il tragitto incontravamo spesso mucche, capre e cinghiali, che peraltro sono aggressivi, oltre ad un sole accecante alternato ad una nebbia fittissima e d’inverno la neve, condizioni meteorologiche che hanno spesso messo in pericolo me e la collega che passavo a prendere ogni mattina alle 5 a Cosenza per evitare il viaggio da sola, e che talvolta era costretta a scendere dall’auto per dirmi come proseguire, perché dall’interno era impossibile orientarsi. Arrivavo a scuola con le mani doloranti, per la stanchezza e la tensione fissa durante tutto il percorso –
La docente cinquantenne è una delle tante vittime della L.107/2015, spedita inizialmente da Cosenza in Liguria, e poi avvicinatasi a Civitavecchia tre anni fa. È disperata e quest’anno per la prima volta sta pensando seriamente di rinunciare all’incarico, mollando tutto: – la mia famiglia mi manca troppo, ma la speranza di rientrare è sempre più lontana

Le chiedo se non avesse pensato ad appellarsi all’ex art. 36 del vecchio CCNL che consente ai docenti di ruolo di tentare almeno una supplenza annuale in assenza anche di Assegnazione Provvisoria: – non posso perché essendo laureata in Giurisprudenza non ho titoli per insegnare in altre cdc, in verità avevo uno studio legale privato ma da quando sono in ruolo non ho più potuto seguirlo, essendo titolare fuori sede con tutti i problemi che questo comporta. La L.107/2015 non solo ci ha segnato la vita per sempre ma ha distrutto anche le nostre carriere, e seppure quest’anno ero riuscita ad ottenere l’Assegnazione Provvisoria, con la stanchezza che mi portavo addosso ad ogni rientro da scuola non ce l’avrei mai fatta ad occuparmi di altro – e prosegue –  in Calabria la situazione dell’A046 è terribile, ma a Civitavecchia non si sta tanto meglio, la mia cattedra non è tutta su materia, in parte sono sul potenziamento il che si traduce il più delle volte ad essere impiegata per le sostituzioni. Anche in Assegnazione Provvisoria non avevo tutto l’orario sulla mia materia, ed anche quest’anno mi hanno per lo più impiegata sul potenziamento, occupandomi in parte sulla Educazione Civica e in parte sull’apprendimento della lingua italiana per alcuni extracomunitari provenienti da Crotone -.

La collega è un fiume in piena ed è l’ennesima testimonianza del disagio dei docenti di ruolo fuori sede su cui urge puntare quanto prima i riflettori, per mettere fine anche a condizioni lavorative estreme come questa, che rileva un dato ulteriore per lo più misconosciuto: alcune province italiane sono talmente vaste che a volte l’Assegnazione Provvisoria può risultare un rimedio peggiore del male, lì dove il male è rappresentato dalla titolarità fuori sede, in particolare quella non voluta dal docente. Tale condizione si presenta nei luoghi in cui al problema della distanza fra un comune e l’altro della stessa provincia si aggiunge la penuria o l’inefficienza dei mezzi di trasporto, costringendo i docenti a viaggiare in auto in luoghi impervi, mettendo anche a rischio la vita.

Intanto si attendono gli esiti delle A P che in questi giorni tengono con il fiato sospeso migliaia di docenti di ruolo fuori sede. Al momento le provincie che hanno pubblicato non smentiscono gli stessi disastrosi risultati della mobilità interprovinciale al Sud: Agrigento, Ragusa, Caltanissetta, Palermo hanno già pubblicato mentre si è ancora in attesa di Campania, Puglia e Calabria. Ricordiamo che il nostro sondaggio rivolto a tutti i docenti di ruolo fuori sede è partecipabile fino al 20 agosto compilando il Modulo qui disponibile.

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