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Intervista a Vincenzo Di Giacomo Adoc Campania

Quest’anno, i genitori dovranno affrontare un aumento del 6% nel costo dei materiali scolastici rispetto all’anno precedente, con una spesa complessiva di circa 606,80 euro per ciascun alunno. Il costo dei libri di testo è anch’esso in aumento, con una spesa media di 502,10 euro per i testi obbligatori e 2 dizionari, registrando un incremento del 4% rispetto al 2022.

Secondo l’Associazione Difesa e Orientamento Consumatori Campania e il suo Presidente Vincenzo Di Giacomo, con l’aumento del costo della carta collegato alle bollette dell’energia schizzano anche i prezzi dei libri 4,3%, quadernoni 9,2% (17,2 nel 2021) e risme, nonché un bel 5,6% su penne e matite (12% nel 2021), il dato però che più fa riflettere è che alcuni di questi aumenti già si erano registrati nel 2021 .
«Tra i problemi più grandi e paradossali spunta la legge del 2020 che vieta ai grandi colossi, piattaforme o grande distribuzione di applicare la scontistica al di sotto del 15 per cento del prezzo di copertina. Quindi ci ritroviamo oggi nel 2023 a parlare di una libera concorrenza bloccata»

Vincenzo Di Giacomo Presidente ADOC CAMPANIA

L’aumento dei costi riguarda diverse classi delle scuole medie inferiori, licei ed istituti tecnici. Le spese sono particolarmente elevate per gli alunni delle classi prime: uno studente di prima media spenderà mediamente 488,40 euro per i libri di testo e 2 dizionari (+10% rispetto allo scorso anno), mentre un ragazzo di primo liceo spenderà 695,80 euro per i libri di testo e 4 dizionari (+2% rispetto allo scorso anno). Tuttavia, acquistando libri usati, è possibile risparmiare oltre il 26%. Molti genitori ricorreranno al riutilizzo del materiale degli anni passati (zaini e astucci), allo scambio o regalo di prodotti attraverso gruppi online e sui social network, nonché all’acquisto di testi scolastici usati. Per ADOC quali azioni si dovrebbero mettere in campo?

«Noi di Adoc vorremmo proporre una legge che preveda una percentuale di cambiamento dei libri scolastici pari almeno al 30 per cento del contenuto del testo dell’anno precedente. Incentivare tra i banchi e gli istituti scambi giusti tra studenti, favorendo l’uso di ebook visto ormai l’orientamento scolastico volto ad inserire sempre più dispositivi elettronici come tablet e LIM»

Alcune librerie e catene di supermercati offrono servizi di ritiro e vendita di libri scolastici usati, con sconti medi del 40% sul prezzo di copertina. Queste iniziative possono aiutare le famiglie a far fronte all’aumento dei costi e a rendere l’istruzione più accessibile?

«Bisognerebbe rivoluzionare il sistema di studio, guardando chi meglio di noi ha già fatto, creando sempre più gruppi di studio o coppie di studio per usufruire di pochi testi, aumentando il numero delle biblioteche comunali sui territori cittadini cercando di mettere a disposizione libri scolastici aggiornati per quegli studenti più bisognosi» già questo alleggerirebbe il peso economico sulle famiglie costituendo una nuova idea di didattica»

Quali iniziative o politiche pubbliche l’ADOC ritiene necessarie per garantire un accesso equo all’istruzione per tutti gli studenti?
«di certo analizzeremo le varie promozioni in corso presso ipermercati o grossi punti vendita, sorvegliando su quelli che sono le speculazioni di fatto. Tramite i nostri canali social come Facebook, Instagram e TikTok attiveremo comunicazioni mirate proprio su questo tema».

 

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