Ingabbiati – Lettera al Ministro Valditara: “Serve il DPCM in Gazzetta Ufficiale subito”
La motivazione introduttiva:
“Sono una docente!
Da anni insegno nella scuola italiana.
Devo registrare, ancora una volta, la mancata sufficiente attenzione a coloro che, ogni anno, con serietà, portano avanti la professione più bella del mondo: educare e sviluppare l’autonomia e la maturazione dei nostri studenti.
Ogni anno di più, però, peggiorano le incombenze, la burocrazia e la fatica!
I vertici del Ministero procedono lavorando sui propri disegni, procrastinando invece una parte direi vitale, affinché gli insegnanti abbiano a disposizione gli strumenti per qualificare la didattica con un taglio pedagogico solido!
Sono 24 anni che noi – docenti di ruolo – chiediamo corsi di abilitazione riservati, l’ultimo risale al 1999! Eppure rientra nel contratto nazionale il diritto a questo tipo di formazione.
È stato poi bandito un concorso abilitante, al quale ci siamo iscritti nella primavera 2020, ma è del tutto scomparso.
Dopo annunci, prima del Ministro Bianchi, e, poi, dell’attuale Ministro (con comunicato del 2 agosto scorso) tutto si è arenato!
Diverse fonti politiche e sindacali sostengono che il DPCM atto a regolare tali corsi, sarebbe in uscita imminente sulla Gazzetta Ufficiale, ma attendiamo invano ormai da 14 mesi.
Non è noto ai più, ma questi ritardi danneggeranno metá dei docenti che aspirano a iscriversi ai corsi abilitanti da 30, 36 e 60 CFU.
Le Università non riusciranno ad organizzare i corsi in tempo utile alle rigide scadenze che impone il sistema scolastico.
Gli insegnanti perderanno un altro anno, prima di poter realizzare le proprie legittime aspirazioni.
E molti colleghi resterranno fuori, avendo una Classe di Concorso Cenerentola.
Non chiediamo finanziamenti,
Non chiediamo aumenti,
Non chiediamo ferie.
Chiediamo di sacrificarci per un anno scolastico, l’ennesimo!
Chiediamo di studiare, ancora una volta e a nostre spese.
Tante altre occasioni ci sono state precluse in questi anni, e di nuovo l’attesa non sarà premiata!
Senza DPCM perderemo ancora 1 anno!”
Il contenuto della lettera:
Pregiatissimo Ministro Valditara,
Pregiatissimo Capo Gabinetto Recinto,
Attendiamo risposte ai seguenti punti:
Oggi, chi ha titolo per una CDC anche richiesta, non ha certezze su modalità di erogazione dei corsi e condizioni richieste ai candidati per iscriversi alla formazione (solo DPCM può chiarire).
Molti docenti di ruolo si son rimessi a studiare per il primo concorso in arrivo, non fidando nella effettiva attivazione dei corsi specifici sincroni on line.
Le Università – anche telematiche – attendono che il DPCM delinei l’impianto su cui progettare i corsi.
Serviranno altri 3 mesi minimo
Tra 3 mesi la richiesta di 150 ore di diritto allo studio sarà preclusa ai docenti non iscritti a corsi ancora in elaborazione (discrimina i docenti aspiranti ai corsi abilitanti rispetto a chi si specializza nel TFA sostegno). Urge intervento con Nota del MIM che preveda adesione in deroga all’iscrizione al corso di 30 36 e 60 CFU.
A marzo nessuno avrà titolo per la mobilità se iscritto a corsi in pieno svolgimento.
Serve il DPCM in GU subito.
La lettura delle modifiche alla legge 79 attraverso il 112 (PA bis) ci pone molti quesiti.
Giusto dare seguito alla legge 10 marzo 2000 art. 1 comma 4, p.to g – personale docente fornito di titolo di abilitazione, con il comma 4-ter, ma con la parte sulla mancanza di offerta formativa (pubblicato in GU del 16 agosto 2023) ci sorgono alcuni dubbi: lo scenario che dobbiamo attenderci, anche a fronte della tardiva pubblicazione del DPCM, è un sistema di abilitazioni diffuso a macchia di leopardo, senza che l’offerta soddisfi tutte le categorie di docenti?
Le università hanno piena autonomia organizzativa! Ma, come abbiamo più volte ripetuto, potrebbe risolversi in un nulla di fatto per gli anni 23-24, 24-25, 25-26, per tutti i docenti, di paritaria e statale, per molte CDC non afferenti alle materie che saranno oggetto di concorso! In questo caso, a che è servito fare presente una situazione ferma da 24 anni sia per i docenti di ruolo che per i docenti delle paritarie?
Anche aver previsto una corsia preferenziale – di salvaguardia – per i colleghi della paritaria, avendo allora (lasciatecelo immaginare) già certezza che i corsi di 30 cfu, creerà vuoti di offerta formativa, che non saneranno affatto l’esigenza di abilitazione, su molte CDC “di nicchia”, sia per i docenti delle paritarie, che per quelli di ruolo interessati alla mobilità su altra CDC/grado.
Oggi, questi nodi sembrano una preoccupazione secondaria senza nemmeno il DPCM in Gazzetta ufficiale – atteso da 14 mesi da tutto il mondo docente (per mancanze non nate da questo governo, ereditate dal nuovo Ministero, sia chiaro: apprezziamo il lavoro che state facendo).
Non vorremmo assistere tra 3 anni a nuove ingiustizie, rivestite da sanatoria emergenziale (per le paritarie).
E’ già successo di veder dare a una categoria togliendo alle altre la stessa possibilità.
La ricaduta di tutti questi rallentamenti mina la serenità con la quale i docenti dovrebbero affrontare entusiasticamente la partenza del nuovo anno scolastico, abbattuti invece da una stanchezza da ansia e attesa a vuoto.
Con tutta la stima e fiducia nella Vs. presa in carico delle nostre istanze
Distinti saluti
Caterina Ieracitano – Docente di ruolo “ingabbiata”

Doriana D’Elia – Pedagogista e Presidente CNDI Coordinamento Nazionale Docenti Immobilizzati
Se si parla a nome di milioni di docenti, non si possono fare affermazioni come:”Non vogliamo aumenti, non vogliamo ferie ecc..”
Non credo di essere l’unica a dissentire da queste affermazioni, tra l’altro non necessarie per rendere efficace la richiesta principale. Ecco come darsi la zappa sui piedi!