Dopo il tour de force estivo su immissioni in ruolo ordinarie e straordinarie e le prime assegnazioni degli incarichi annuali, il Ministro Valditara, si dice soddisfatto«Abbiamo assegnato il 79,9% dei posti autorizzati dal Mef contro il 47,4 dello scorso anno. Un totale di 40.619 insegnanti che hanno firmato un contratto. Restano vuoti 40.404 posti a fronte di 56.324 dell’anno scorso.” Bene ma non benissimo, si potrebbe dire, visto che secondo proprio  le stime di Viale Trastevere ci saranno 130.000 cattedre date ad incarico annuale, procedure di rettifica permettendo.

Come abbiamo già segnalato, infatti, non sono poche gli UST che dovranno procedere a ridefinire le posizioni da assegnare, dal momento che molti neoimmessi risultano assegnatari di cattedre annuali (in parte causa dei tempi delle procedure di scorrimento per i ruoli che sono arrivate in zona Cesarini rispetto alle nomine a supplenza).

Mentre da mesi si parla del nuovo concorso straordinario ter e da tempo si conoscono i posti autorizzati per questa procedura, il Ministro precisa, dalle pagine del “Corriere” che sono stati accantonati oltre 30.000 posti in questa fase, posti da assegnare alla prossima procedura concorsuale.

Insomma, mentre festeggiano coloro che sono riusciti, dopo anni di precariato, ad aggiudicarsi il cosiddetto “posto fisso”, la bagarre per i supplenti è ancora in corso, in attesa di sapere il loro destino, che sia un incarico annuale o la preparazione delle prove selettive.

Si è parlato anche di incentivi economici (in termini di agevolazioni per gli affitti) per coloro che accettano cattedre lontano dalla loro residenza, un problema, quello dei vincoli, non superato nemmeno dal nuovo contratto collettivo che le parti sociali hanno firmato qualche settimana fa.

Resta ancora molto ancora da fare per ridare quella dignità alla professione e a coloro che decidono di intraprenderla.

Siamo solo a inizio settembre: a tutti, (ma proprio a tutti) l’augurio di buon  lavoro.

 

 

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