“L’abbandono precoce del percorso scolastico e la povertà educativa sono temi troppo delicati ed importanti per essere affrontati solo con una prospettiva ed un’ottica sanzionatoria.
Prevedere sanzioni più severe contro i genitori che non mandano i figli a scuola sembra essere solo il solito spot che non risolve in alcun modo il drammatico problema della dispersione scolastica.
Crediamo che per affrontarlo seriamente sia fondamentale garantire un maggior numero di insegnanti, presìdi territoriali e il rafforzamento della comunità educante con la costruzioni di reti tra scuole, terzo settore, parrocchie, enti locali, fondazioni e il supporto di educatori e assistenti sociali. In modo permanente. Il governo invece fino ad ora ha autorizzato un contingente al di sotto delle necessità, tagliato- con il dimensionamento- 900 autonomie scolastiche, di cui oltre la metà al Sud e 161 solo in Campania, non ha ancora avviato il nuovo percorso di formazione iniziale per l’accesso all’insegnamento, ha ridotto le risorse del Fondo 0/6. A ciò si aggiunga la scellerata proposta di autonomia differenziata che allargherà le differenze invece di ridurle.
Chiediamo al Ministro Valditara un confronto serio con tutte le forze politiche che avvìi una strategia stabile per dare risposte concrete alle comunità più fragili del Paese”. Lo ha detto Irene Manzi, responsabile scuola del Pd, alla Festa Nazionale de L’Unità a Ravenna nel corso dell’incontro “Formare al futuro: educazione e democrazia”.

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