È morto all’età di 85 anni il noto sociologo italiano Domenico De Masi, a causa di una malattia improvvisa scoperta durante l’estate.
Professore emerito di Sociologia del lavoro presso l’Università Sapienza di Roma, De Masi è stato anche preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione della stessa università.
De Masi ha dedicato la sua carriera allo studio della sociologia del lavoro, delle organizzazioni, della società postindustriale, dello sviluppo e del sottosviluppo, dei sistemi urbani, della creatività, del tempo libero e delle tecniche di ricerca sociale. Autore di oltre trenta libri, tra i quali spiccano titoli come “Una semplice rivoluzione” (2016), “Lavorare gratis, lavorare tutti” (2017), “Lavoro 2025” (2017) e “Smart working: La rivoluzione del lavoro intelligente” (2020).
IL CORDOGLIO
Padre Enzo Fortunato, giornalista e scrittore, ha espresso il suo cordoglio per la morte di De Masi, ricordandolo come un uomo che si è interrogato profondamente sull’esistenza di Dio e sul senso religioso della vita, con un’attenzione particolare alle ingiustizie sociali e ai poveri.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha espresso il suo dispiacere per la scomparsa del professore, definendolo un sociologo dallo sguardo lucido sui cambiamenti del mondo del lavoro e una persona gentile.
Sono nato a Napoli l’8 Marzo del 1984, Collaboratore scolastico, militante sindacale Uil Scuola Rua Campania, ho scritto per Formiche.net e La Croce Quotidiano, speaker radiofonico per Radio Nuova Trieste e Radio Kolbe, Direttore di FMagazine, mensile del terzo settore. Scrivo poesie e amo la Politica, attivista pro-life.
Ho avuto l’onore e l’onere di prestare soccorso a 19 Eroi durante la strage di Nassirya e da quel 12 Novembre 2003 per me tutto è cambiato.