Il Caso di Caivano: si può migliorare? Sì, in senso politico sociale, cioè in senso metaforico “Troppe luci sul palco, rischi di cadere dal palco“, vorrei solamente sottolineare una cosa: “O i delinquenti o i criminali o chissà chi sono? Mica non usano la testa?”, occorre compiere un’azione riflessiva profonda in merito alle azioni illegali e terrificanti compiute a Caivano, e filtrarle sulla base della mente dei coinvolti, contorta e complessa, gratificata dalla grande “Visibilità” raggiunta anche dall’intervento delle Forze dell’Ordine e rafforzzata poi dalla “ripulita” sociale che ha concesso la “Maschera” denominazione in “Bei Cittadini” che camminano per la strada e per i fatti loro.
La mia riflessione sfocia in un mare sociologico: perché non dare un’educazione seria e rigida alle scuole donando un esempio civico tramite esperimenti sociali educativi da far vivere nell’esperienza curricolare delle discipline scolastiche e comprenderle a pieno crescendo, questa è l’educazione di cui parlava il nostro rispettabile professore Don Milani.
“Se si perde loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola. É un ospedale che cura i sani e respinge i malati.”
Citazione di Don Milani Lorenzo, Insegnante e Religioso

Ciao a tutt*, mi presento! Sono Roberto Eduardo Perotti, un ragazzo sordo con la passione per il sociale e la politica. Infatti, non sto mai fermo ma amo dedicarmi a diverse attività. Ad esempio sono Consigliere del Comitato Giovani Sordi Italiani della Regione Campania, Responsabile degli Affari Generali del Comitato Giovani Sordi Italiani Nazionale, Membro del Consiglio Nazionale Giovani come delegato del Cgsi Nazionale, Presidente dell’ Associazione Sportiva Dilettantistica Granata Sociale Salerno. Partecipo a tantissime iniziative che affrontano i temi più disparati tra cui le pari opportunità