Nomine GPS? Si farebbero meno danni a chiamare i supplenti con un fischio, facciamo coming out e diciamolo: le nomine GPS con tutte le sottofasce, le riserve e le deroghe di quest’anno manderebbero in tilt il più collaudato dei sistemi informatici figurarsi il nostro caro vecchio algoritmo che già lo scorso anno con due sole varianti, prima e seconda fascia, ha lasciato senza lavoro tantissimi docenti precari.
Infondo cosa volete da questo poveraccio? A stilarne l’elenco, delle possibili varianti delle nomine, quest’anno superano persino quelle del Covid, ma come si fa a concepire un sistema di reclutamento così balordo? Ricorderete i sindacati che armati di santa pazienza hanno provato in ogni modo a spiegare com’era meglio compilare la domanda nei mesi addietro per non incorrere nell’esito che nessuno dei candidati ad una nomina annuale vorrebbe dover apprendere, ovvero rinunciatario, ma a cosa è servito? Ci si chiede intanto se l’algoritmo, che ha ben illustrato il collega Andrea Meloni in un articolo di qualche giorno fa, riesca ad immaginare un solo docente precario che attende le nomine per tutta l’estate e poi quando arriva finalmente il suo turno si considera rinunciatario mentre è stato semplicemente e vergognosamente scavalcato da colleghi con punteggio inferiore.
Senz’altro pleonastica la domanda ma funzionale all’incontestabile assunto che l’esito rinunciatario non dovrebbe esistere per un tema così delicato come il lavoro, senza espressa manifestazione del candidato su carta bollata: se rinunci senza nemmeno saperlo dovrebbero almeno spiegarti a cosa stai rinunciando e perché, diversamente dovrebbe fare fede la tua domanda di partecipazione alle nomine con relativo punteggio e pace. Tuttavia al povero algoritmo, che quest’anno ci illudevamo tutti di ritrovare più efficiente ed efficace dello scorso anno, hanno viceversa ben pensato di complicare ulteriormente la vita, creando una tale confusione che nemmeno di persona, con tutta probabilità, saremmo riusciti a governare. Ve li immaginate i vari impiegati degli uffici scolastici alle prese con 1A, 1B 1C, F1 ed F2, Gae e Gui con relative riserve, incroci e precedenze? Una vera follia, così com’è folle questo sistema di reclutamento che ancora una volta, quest’anno, partorirà ricorsi a iosa perché si continua a giocare sulla pelle degli insegnanti con danni enormi per la Scuola. E’ inutile girarci intorno, gli elenchi aggiuntivi hanno mandato ulteriormente in tilt il sistema, e andavano probabilmente evitati in assenza di un piano ben definito per assegnare le cattedre in modo davvero trasparente.
A breve si attendono i soliti comunicati degli uffici scolastici in cui “in seguito alla ricezione di un numero massivo di reclami si specifica quanto segue:” e ciò che segue si traduce sempre più o meno con: “siete voi imbecilli a non saper compilare la domanda e non l’algoritmo sbagliato“. Intanto l’anno scolastico sta per inziare ancora una volta con una miriade di diritti lesi, per i quali, chi decidera’ di adire le vie legali per farli valere dovrà innanzitutto affidarsi al fato e sperare di risolvere prima che l’anno scolastico volga al termine. Gli aspiranti in coda che hanno dato vita alle sottofasce avrebbero potuto, per dirne una, partecipare a convocazioni a loro dedicate, in base a punteggio e titoli senza sovraccaricare un sistema che già sul numero di nomine dello scorso anno si è rivelato un vero flop, e scagli la prima pietra chi lo ritiene giusto.

Elvira Fisichella
Napoletana, docente di ruolo dal 2015 in Diritto ed Economia politica. Studi classici, laureata alla Federico II in Scienze Politiche con indirizzo politico-sociale, ed al Conservatorio di San Pietro a Majella in Discipline musicali con indirizzo canto e coralità. Nella sua formazione hanno sempre convissuto il diritto, la musica e la comunicazione in tutte le sue forme. Ha una lunga esperienza come speaker radiofonica presso una importante emittente del sud e più di recente in una web radio, ha condotto programmi tv in ambito regionale ed è stata imprenditrice nel settore fieristico e di organizzazione di eventi. A scuola si è occupata, fra l’altro, di dispersione scolastica, elearning, inclusione. Nell’estate del 2022 ha insegnato lingua italiana ai bambini ucraini rifugiati a Napoli. Da gennaio 2023 e’ fra gli autori della testata on line “La Voce della scuola live”, con il suo personale contributo su scuola e società.
certo. che in tempi di generali omofobi vi trovate proprio a vostro agio, eh?
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