Il PSI concorda sulle ragioni che hanno portato oggi gli studenti delle università a manifestare in 25 città italiane contro il “caro-studio”.
Il PSI, alla Festa dell’Avanti dello scorso fine settimana, ha lanciato alcune proposte su cui raccoglierà le firme tra i cittadini.
Proposte per potenziare i fondi per l’acquisto dei testi scolastici e per trasformare gli edifici pubblici abbandonati in studentati e spazi per lo studio.
Se l’istruzione è un diritto universale, deve essere gratuita per tutti e lo Stato ha il dovere di creare le condizioni per “rimuovere gli ostacoli economici e sociali” per garantire libertà ed eguaglianza a tutti i cittadini.
Il Governo, oltre a non mantenere le molte promesse fatte, non sembra voler adempiere ai propri doveri verso i giovani cittadini.
Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI
Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola

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