diventare insegnante

Il percorso per diventare un insegnante qualificato in Italia è un cammino intricato, fatto di Crediti Formativi Universitari (CFU) e di specifiche linee guida.

Alla luce della nuova normativa, qui la nostra scheda dettagliata per capirne di più👇

Chi può organizzare i corsi

I percorsi di formazione iniziale per insegnanti possono essere erogati da Centri multidisciplinari individuati da Università e Istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica e Musicale). Questi centri possono anche operare in forma aggregata attraverso protocolli d’intesa con un’istituzione capofila. L’accreditamento iniziale e periodico di tali percorsi è responsabilità del Ministero dell’Università e della Ricerca, previa valutazione dell’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca).

Costi

I costi per partecipare ai corsi variano in base ai CFU/CFA (Crediti Formativi Accademici) offerti:

  • Corsi da 60 CFU/CFA: 2.500 euro
  • Corsi da 30 CFU/CFA: 2.000 euro
  • Prove finali: 150 euro

Quali tipologie di corsi verranno attivati

  1. Corsi abilitanti da 60 CFU
  • Tempi: Si prevede che questi corsi saranno completati entro maggio 2024.
  • Requisiti di accesso: I partecipanti devono essere in grado di insegnare una disciplina in una classe di concorso, secondo la normativa vigente. È richiesta anche l’iscrizione a corsi di studio per ottenere titoli simili.
  • Riserva di posti: La norma prevede riserve di posti per diverse categorie, tra cui coloro che hanno servito nelle istituzioni scolastiche per almeno 3 anni nei 5 anni precedenti.
  • Organizzazione corsi: Per il 2023/2024 e il 2024/2025, i corsi potranno essere svolti principalmente in modalità telematica sincrona, con limitazioni sull’uso di modalità online per il tirocinio e il laboratorio.
  1. Percorsi formativi abilitanti da 30 CFU on-line per docenti abilitati su altro grado/classe di concorso oppure specializzati sostegno
  • A chi sono rivolti: Docenti già abilitati su altre classi di concorso o livelli di istruzione o specializzati in sostegno.
  • Contenuti della formazione: Si concentrano sulle metodologie e le tecnologie didattiche applicate alla disciplina di riferimento.
  • Organizzazione corsi: Sono condotti esclusivamente in modalità telematica sincrona presso i Centri che organizzano corsi accreditati.
  1. Percorsi formativi abilitanti da 30 CFU
  • A chi sono rivolti: Docenti con almeno tre anni di servizio negli ultimi cinque presso le scuole statali o paritarie, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso.
  1. Percorsi formativi transitori da 30 CFU per i neo-laureati o per coloro che non hanno acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022
  • Obiettivo: Consentire ai neo-laureati o a coloro che non hanno acquisito i 24 CFU entro il 31 ottobre 2022 di partecipare ai concorsi.
  1. Percorsi formativi da 30 o 36 CFU/CFA per i vincitori di concorso che hanno partecipato senza essere già abilitati
  • A chi sono rivolti: Coloro che partecipano ai concorsi senza essere già abilitati.
  • Prova finale: Consiste in una prova scritta e una prova orale che valutano le competenze pedagogiche, didattiche e metodologiche.

ITP

Per gli ITP i diplomi che consentono l’accesso alle classi di concorso rimangono validi fino al 31 dicembre 2024. Tuttavia, i docenti ITP possono anche scegliere di partecipare ai percorsi formativi da 30 o 36 CFU/CFA, se desiderano ampliare le loro competenze o accedere a classi di concorso aggiuntive.

Ritardo e Questioni Finanziarie

Non possiamo fare a meno di sottolineare il ritardo con cui questo provvedimento, atteso sin dal luglio 2022, viene finalmente emanato. Un ritardo che ha causato incertezza tra i docenti e ritardi nell’avvio di percorsi di formazione fondamentali per la preparazione degli insegnanti.

Ora, più che mai, è necessario che i due ministeri coinvolti, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MUR) e il Ministero dell’Innovazione Tecnologica e della Digitalizzazione (MIM), collaborino in modo efficiente ed efficace per avviare celermente i percorsi formativi. Gli insegnanti hanno bisogno di chiarezza e tempestività nella pianificazione delle proprie formazioni.

Una questione che merita attenzione è la decisione di non finanziare le attività formative con apposite risorse, facendo ricadere i costi su docenti precari e studenti. Questo solleva preoccupazioni legittime sulla sostenibilità economica di questi percorsi e sui possibili ostacoli finanziari che i partecipanti potrebbero affrontare nel loro percorso di formazione. L’accesso a una formazione di alta qualità dovrebbe essere garantito a tutti coloro che aspirano a diventare insegnanti, senza costi proibitivi.

Sarebbe auspicabile che il governo prendesse in considerazione l’allocazione di risorse adeguate per supportare questi percorsi, riconoscendo l’importanza cruciale degli insegnanti nella società. La formazione degli insegnanti dovrebbe essere vista come un investimento nell’istruzione e nel futuro del paese, e non come un onere finanziario per gli stessi insegnanti e studenti.

 

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