Per il rinnovo del contratto del pubblico impiego 2022/24, dalla Legge di Bilancio sono previsti non più di 3,5 miliardi di euro: a questo punto le previsioni collocati nella Nadef 2023 verranno confermate l’incremento di stipendio si preannuncia più basso rispetto alle ultime tornate contrattuali. Anief non nasconde la sua delusione: “Speriamo che le previsioni siano fortemente sottodimensionate, perché 3 miliardi e mezzo di euro servono a malapena a coprire quell’indennità di vacanza contrattuale intera che i lavoratori pubblici attendono da un anno e mezzo. Oppure sono i soldi per dei micro-aumenti?”, chiede Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
“La verità – continua il sindacalista – è che servono molti ma molti più miliardi, almeno un impegno formale per la prossima Legge di Bilancio, perché ci sono diversi ambiti su cui intervenire d’urgenza, a partire di organici aggiuntivi da 40mila posti, indispensabili per attuare nei prossimi tre anni il Pnrr come pure per dare supporto all’autonomia scolastica. Per vincere la dispersione, soprattutto al Sud, non basta migliorare le infrastrutture e le tecnologie, ma bisogna investire in risorse umane. Occorre quindi dare loro subito 100 euro medi al mese, più quasi 2mila di arretrati da gennaio 2022, sempre in attesa del rinnovo del nuovo contratto. Ecco perché noi abbiamo predisposti un modello di ricorso per sbloccare l’indennità di vacanza contrattuale“, conclude Pacifico.

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