Il personale scolastico, sia docenti che personale Ata, con un’invalidità civile superiore al 50%, ha diritto a un congedo per cure di 30 giorni all’anno. Questo diritto si estende anche ai privati con la stessa percentuale di invalidità.

La Normativa:

L’art. 7 del d.Lgs 119 del 18 Luglio 2011 prevede che i lavoratori mutilati e invalidi civili con una riduzione della capacità lavorativa superiore al 50% di usufruire ogni anno, anche in maniera frazionata, di un congedo per cure per un periodo non superiore a trenta giorni.

È importante sottolineare che la certificazione medica presentata con la domanda deve documentare la necessità delle cure in quanto strettamente connesse all’invalidità riconosciuta.

I trenta giorni si conteggiano sulla base di un anno solare e non sulla base dell’anno scolastico.

Come si conteggia?

Chiariamo subito che il congedo per cure non rientra nel periodo di comporto della malattia del personale scolastico (9 mesi in un triennio scolastico), per cure diverse non è computabile, in quanto “ulteriore“, nel periodo di comporto per malattia individuato dal CCNL scuola.

Quale retribuzione?

Tutti i giorni di assenza del congedo per cure vengono interamente retribuite dal datore di lavoro con le stesse regole delle assenze per malattia (art. 7, comma 3, del D.Lgs n. 119/2011). Quindi vengono pagate al 100%

C’è decurtazione?

Sì, per i primi 10 giorni di assenza per malattia, come previsto dal Decreto Legge n. 112/2008.

Come richiedere il congedo?

Bisogna presentare la domanda alla scuola con:

1. La documentazione attestante l’avvenuto riconoscimento della invalidità civile superiore al 50% (decreto invalidità o sentenza).

2. La richiesta del medico convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale (medico curante) o appartenente a una struttura sanitaria pubblica (ospedale o similari), che attesti la necessità delle cure prescritte in relazione all’infermità invalidante riconosciuta e specifichi il tipo e la durata della cura/terapia.

Ricapitolando , il congedo per cure rappresenta un importante diritto per i lavoratori con invalidità superiore al 50%, che consente loro di prendersi cura della propria salute senza perdere il diritto alla retribuzione e alla conservazione del posto di lavoro, nonostante la reticenza di molte segreterie e di scuole di ogni ordine e grado, non a conoscenza molte volte della normativa, facciamo presente che questo è un diritto sacrosanto e va rispettato, sempre.

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