Il primo documento richiesto dalla piattaforma Indire è il Curriculum Formativo. È il primo documento da preparare perché si tratta di descrivere da una a tre esperienze che si ritiene abbiano arricchito la nostra esperienza professionale.
Possiamo inserire l’esperienza che riteniamo più valida: di catechesi, volontariato in case famiglia, animazione presso centro specializzati lavoro in scuole private, tutoraggio, TFA, …
Per aiutarvi nella compilazione, vi forniremo degli esempi.
(Il modello su cui ci siamo basati è quello dei precedenti anni scolastici, rimasto pressoché identico, visto che la piattaforma non si è ancora aperta alla data attuale; riteniamo quindi che le informazioni richieste siano rimaste le stesse, nel caso si richieda altro, vi informeremo tempestivamente).
Nella compilazione, bisognerà inserire
▪ Titolo dell’esperienza
▪ Anno di riferimento
▪ Breve descrizione dell’esperienza
Mentre l’ultima voce da compilare è
▪ Quali specifiche conoscenze/competenze hai acquisito nel corso dell’esperienza indicata e che ruolo hanno nello svolgimento della tua professione?
Quest’ultima voce è la più importante, perché spiega la motivazione che vi ha spinto a scegliere questa esperienza rispetto alle altre.
ESEMPIO PER SCUOLA DELL’INFANZIA
Titolo dell’esperienza
La mia esperienza di animatrice
Breve descrizione dell’esperienza
Negli anni successivi al diploma, mi sono cimentata nella professione di animatrice, in ludoteche specializzate. Questa scelta è stata dettata dalla mia passione per i bambini, per cui ad ogni festa mi divertivo a sperimentare nuovi giochi, cercandoli anche sui social, in pagine specifiche per insegnanti. In questo modo mi sono resa conto da un lato delle difficoltà che ci sono nella gestione di gruppi di bambini piccoli, dall’altro della soddisfazione di coinvolgerli nella conoscenza del mondo, adattandola alle loro capacità. Questo lavoro mi ha portato ad approfondire la mia preparazione delle metodologie più costruttive per la scuola dell’infanzia, preparazione che ho poi applicato nelle mie prime supplenze.
Quali specifiche conoscenze/competenze hai acquisito nel corso dell’esperienza indicata e che ruolo hanno nello svolgimento della tua professione?
Il lavoro di animatrice mi ha permesso di conoscere i bambini di questa fascia d’età, capire le loro esigenze, il loro modo di comunicare e anche il modo di apprendere. Certo, a queste conoscenze pratiche ho dovuto abbinare la teoria, approfondire il pensiero dei pedagogisti più eminenti. Inoltre ho dovuto affinare la mia creatività, per trovare modi ludici alternativi e interessanti. Questa esperienza mi ha dimostrato come l’approccio ludico, manipolativo, concreto si è indispensabile per favorire la conoscenza in questi anni e come alcune competenze, soprattutto pratiche, siano importantissime da acquisire per poter arrivare in maniera più pronta della scuola primaria. In quest’anno di prova, spero di mettere in pratica al meglio ciò che ho acquisito, aprendomi comunque alle novità e ai consigli dei colleghi più esperti.
ESEMPIO PER SCUOLA PRIMARIA
Titolo dell’esperienza
La catechesi
Breve descrizione dell’esperienza
Ho cominciato molto presto ad insegnare il catechismo ai bambini, che iniziano di solito quando frequentano la classe seconda della scuola primaria, qualche volta anche svolgendo un servizio di doposcuola, sempre come volontaria. In questa esperienza mi sono messa in gioco creando delle lezioni interessanti, cercando un modo di spiegare semplice e coinvolgente, utilizzando anche misure compensative se notavo che i bambini avevano delle difficoltà. Attraverso l’uso di filastrocche, canti e giochi, riuscivo a far appassionare i bambini e mi sono anche resa conto del lavoro che avrei voluto fare ‘da grande’, ossia la maestra. Ho trovato sempre soddisfacente riuscire a spiegare gli argomenti ai bambini e accrescere il loro interesse.
Quali specifiche conoscenze/competenze hai acquisito nel corso dell’esperienza indicata e che ruolo hanno nello svolgimento della tua professione?
Questa esperienza mi ha permesso di gestire un gruppo di bambini che rappresentavano una classe, al cui interno vi erano tanti bambini ognuno con un’esperienza di vita diversa, e non sempre facile. Ho compreso l’importanza della relazione d’aiuto per quei bambini che hanno difficoltà ma che non sanno esprimerle e quindi come l’insegnante debba riuscire ad aprirsi in maniera empatica per adattarsi alle loro esigenze emotive. Ho scelto questa tra le altre proprio perché è stata in grado di farmi conoscere le gioie e le difficoltà di questo lavoro, ma soprattutto le infinite soddisfazioni.
ESEMPIO PER SCUOLA DI SECONDO GRADO
Titolo dell’esperienza
Partecipazione ai corsi per il TFA sostegno.
Breve descrizione dell’esperienza
Ho deciso di descrivere questa esperienza perché ritengo sia molto importante per tutti i docenti poter conoscere le problematiche derivanti da alunni con disabilità. Questo perché il tema dell’inclusione vera e propria, il concetto che tutti gli alunni fanno parte della classe e che i docenti di sostegno sono contitolari credo debba fare ancora molta strada. Durante il corso, costituito da insegnamenti presso le Università, laboratori e, infine, tirocinio diretto nelle scuole, ho avuto la possibilità di approfondire gli studi pedagogici, l’evoluzione delle strategie didattiche e le attività utili per la gestione della classe. Durante il tirocinio, ho potuto osservare le modalità di intervento degli insegnanti, calandomi nella classe e quindi sperimentando di persona ciò che avevo studiato.
Quali specifiche conoscenze/competenze hai acquisito nel corso dell’esperienza indicata e che ruolo hanno nello svolgimento della tua professione?
L’esperienza del TFA è molto intensa, permette di praticare una full immersion nel lavoro dell’insegnante, mettendoti di fronte alle svariate possibilità a cui si va incontro. Trovo quindi che la frequentazione del corso sia stata davvero utile per la formazione e la crescita professionale, permettendomi di costruire un bagaglio culturale fondamentale, in cui si intreccia l’esperienza professionale vera e propria condotta da precaria.
Tali esempi vogliono fornirvi uno spunto per compilare il modello. In nessun caso può sostituire il racconto della propria esperienza, perché ognuna di esse ha il suo valore per il contributo che ha dato alla nostra professionalità.
L’elaborazione del curriculum formativo si pone proprio l’obiettivo di ripensare alle esperienze più significative dal punto di vista professionale e partire da esse per affrontare in modo più consapevole l’anno di prova.
Come sempre, speriamo di esservi stati utili; se avete domande potete scrivere nei commenti oppure in redazione (redazione@lavocedellascuolalive.it ).
A presto!

Ylenia Franco, Vicepresidente Docenti Immobilizzati, dottoressa in archeologia, docente specializzata sul sostegno