Howard Gardner, famoso per la sua teoria sulle intelligenze multiple, è una celebrità mondiale nel campo della psicologia dell’educazione e della neuropsicologia. Riguardava le sue ricerche un quesito somministrato ai candidati per la classe di concorso A18, uno dei tanti quiz assurdi (fra errati, ambigui, mal posti, fuori programma, ecc.) fra quelli proposti dal Ministero dell’Istruzione ai partecipanti all’ultima selezione concorsuale per il ruolo docente nella scuola. Iil Tar mi ha già dato ragione su alcuni, come per una domanda di argomento petrarchesco, nove sono stati ripresi – coi relativi commenti – dal sito del “Corriere della Sera”, altri sono stati fatti oggetto di un servizio del tg satirico “Striscia la Notizia”.
Ma vengo al caso specifico. Leggo il quesito riguardante Howard Gardner. Nessuna delle quattro risposte previste è giusta, perché nell’opera del neuropsicologo non c’è traccia di una definizione dell’intelligenza che corrisponda a quella proposta dal selezionatore ministeriale: le intelligenze multiple di Gardner sono intelligenze multidimensionali e separate a monte delle quali non c’è nessuna serie di procedure strutturate in un sistema. Nel frattempo alcuni candidati scrivono a Gardner, che conferma (ovviamente) che il quesito è mal formulato e invia al Ministero la sua certificazione. Non succede nulla. Il Miur non ha (ancora) annullato il quiz, che condivide la sua misera sorte con quella dei numerosi casi analoghi del peggior concorso scolastico dell’Italia repubblicana. Intanto però il Tar del Lazio, che aveva incaricato un esperto in materia di pronunciarsi in merito ha emesso, acquisito il parere di quest’ultimo, ben tre sentenze favorevoli ai candidati ricorrenti, annullando il quesito.
La prossima settimana, se la diffida nel frattempo inoltrata al Ministero dell’Istruzione non avrà alcun esito, gli avvocati Vincenzina Salvatore e Marcello Di Iorio procederanno come abbiamo concordato e come ho più volte anticipato: inoltreranno un esposto alla Procura della Repubblica, di cui trasmetteremo il testo in esclusiva a una testata giornalistica. Parleremo del concorso il 26 ottobre prossimo, ad Ascoli Piceno (alle ore 15.30), nella giornata di apertura della terza edizione della Festa della Scuola. Abbiamo organizzato per l’occasione una diretta streaming alla quale parteciperanno, oltre al sottoscritto, anche i due legali. Vi invitiamo caldamente a seguirla, e a darne notizia sui social e altrove.
Il Ministero dell’Istruzione, soprattutto dopo aver annunciato per bocca di Paola Frassinetti, in un’intervista giornalistica alla “Stampa” del 22 luglio 2023, che avrebbe provveduto a esaminare il dossier a suo tempo inviato, non potrà continuare a nascondere la testa sotto la sabbia. Ecco l’inequivocabile risposta della Sottosegretaria all’Istruzione all’intervistatrice, Cristina Benenati: «Io e altri colleghi del ministero siamo stati informati di questo grosso problema […] e abbiamo ricevuto il materiale con tutti gli errori dei quiz nelle varie classi di concorso. Premetto che stiamo parlando di un concorso bandito e organizzato dallo scorso governo, con metodologie che, alla luce dei fatti, meritano una certa riflessione. Occorre cambiare le regole. Il dossier consegnato contiene di certo errori gravi su cui alcuni Tar si sono già espressi, questo è fuori dubbio. In questa fase di lavoro mi pare di poter affermare con sicurezza che la direzione da prendere sia quella della rettifica dei punteggi, accogliendo le segnalazioni di domande contenenti errori». […]. Su alcuni errori si sono già espressi i Tar regionali. Ora tutte le segnalazioni sono alla nostra attenzione. Certo, stiamo parlando di un dossier enorme contenente decine di segnalazioni e perizie. La nostra intenzione è di rimediare procedendo nelle prossime settimane, anche se al momento non posso dare una data sicura, ad un documento conclusivo e generale di rettifica dei quiz errati. Stiamo proseguendo per step, in questo momento l’attenzione è come dicevo sulla formulazione di un documento che sciolga le riserve. Conseguentemente, chi è stato ingiustamente escluso dagli orali potrà veder ritoccato il punteggio. Ora siamo all’analisi del documento. Ciò che mi sento di dire è che questo concorso ha fatto emergere con forza la necessità di rivedere le regole. Mi pare di poter affermare con certezza che le domande a crocette hanno generato una serie di problemi gravi».

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