Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir, interviene sulla decisione del TAR della Campania di sospendere, con apposita Ordinanza, la norma sul dimensionamento, il DM 127/2023, che taglia fino a mille scuole autonome e passa la decisione finale alla Consulta. “Avevamo denunciato l’illegittimità della disposizione un anno fa – dice il sindacalista autonomo – quando era stata approvata con l’ultima Legge di bilancio: avevamo a suo tempo denunciato quanto fosse anche in contrasto anche con il PNRR che prevede il superamento del rapporto alunni-Ata-docenti negli organici delle scuole prestando nel contempo maggiore attenzione al territorio. Sempre Anief e Udir hanno ricordato anche la pronuncia della Corte Costituzionale in un caso analogo: si tratta della sentenza 200 del 2009 su illegittimità del dimensionamento disposto dalla legge 133/2008. Noi – conclude Pacifico – a questo punto sul dimensionamento vigileremo come e più di prima”.

LA DECISIONE DEL TAR DELLA CAMPANIA

Nell’Ordinanza del Tar si sostiene che poiché il dimensionamento scolastico dispone la chiusura di diversi istituti sotto i 900 alunni della Regione, dal Tar Campania (ordinanza 5884/23) viene chiesto l’intervento della Consulta per sospetta incostituzionalità della norma (art. 19 cc 5 quater, quinquies e sexies della legge 111/2011 come modificata dall’art. 1 della legge 197/2022) per violazione delle norme sulle competenze STATO-REGIONI (art. 117, comma 3 della Costituzione).

Il ricorso promosso dalla Regione Campania al Tar si aggiunge alle Ordinanze n. 4, 6 e 7 promosse nella primavera del 2023 direttamente alla Corte Costituzionale dalle regioni Toscana, Emilia Romagna, Puglia, mentre in primavera l’assemblea regionale siciliana aveva approvato una mozione sempre contro il dimensionamento che dovrebbe andare nel prossimo triennio a sopprimere più di mille sedi di dirigenza scolastica.

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