Valditara sblocca 78 milioni per l’istruzione, ma agli studenti non basta: “Queste solo briciole, pretendiamo un reale investimento per l’istruzione gratuita!”

L’Unione degli Studenti definisce insufficiente l’operato del Ministro e rilancia allo
sciopero studentesco del 17 novembre, per il diritto allo studio.
“La notizia secondo cui il Ministero dell’istruzione ha sbloccato 78 milioni per il diritto
allo studio – esordisce Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell’Unione Degli Studenti,
sindacato studentesco – una cifra lontanissima dall’essere bastevole per sopperire alle
enormi disuguaglianze presenti ad oggi nel paese”.
“In una situazione in cui la dispersione scolastica raggiunge tassi del 20% in alcune zone del
meridione e il costo del materiale scolastico ha una media di 1200 euro a studente, questi
investimenti sono insufficienti – prosegue Alice Beccari, dell’esecutivo nazionale dell’UDS
Da anni ribadiamo la necessità di investire almeno il 5% del PIL per una legge
nazionale sul diritto allo studio, per il reddito di formazione e per la garanzia di
un’istruzione totalmente gratuita e accessibile per tutti.”
“Siamo stanchi delle continue prese in giro del governo, che sbandiera questi minimi
investimenti mentre contemporaneamente taglia altri fondi sulla scuola a favore degli
investimenti privati con misure come l’autonomia differenziata e il dimensionamento scolastico. Noi le proposte le abbiamo da tempo: Il 17 novembre scenderemo in piazza in tutto il paese per lo sciopero studentesco nazionale, al fianco dei lavoratori della
conoscenza, contro il modello di scuola di Valditara e per un diritto allo studio reale”
conclude Chiesa.

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