Ripensare la scuola: è questa a vera eredità della Festa della Scuola del 29 ottobre scorso.
Nei giorni successivi all’evento abbiamo pubblicato articoli riassuntivi sul tema, dando voce ai protagonisti e tratteggiando in poche parole la portata dell’evento, e oggi vogliamo dare voce alle lettere giunte in redazione.
Una postilla: a voler esprimere il proprio punto di vista sono stati genitori e docenti, che hanno assistito di persona (fisicamente o via web) alle giornate ma, in numero maggiore sono state le testimonianze a distanza relative al Premio Visioni dedicato al Miglior Insegnante.
E’ infatti la docente Monica Cardia ad aver smosso i nostri lettori, uniti dall’entusiasmo di poter dire di conoscere una docente poco tradizionalista e molto genuina.
Lo spaccato che abbiamo raccolto è di un mondo scuola in cui fruitori e operatori mordono il freno per poter girare pagina e attivare un nuovo modo di vivere l’istruzione, in cui la neuroeducazione la faccia da padrone, associata a tecniche e modalità didattiche e comunicative personalizzate e capaci di annullare le identità di ruolo: passare da “professori” a “leader”, in parole semplici, pare essere il futuro della scuola, intesa come luogo da vivere a tutto tondo e non più da subire seduti ad un banco.
Esattamente come espresso dagli studenti che hanno partecipato ai due progetti “La Scuola che Vorrei” e la “Costituzione degli Studenti”.
Vogliamo condividere le belle parole raccolte dalla collega Cardia, perché possano essere di stimolo per tutti quei docenti che hanno ancora paura di essere giudicati male se si distaccano dal “si è sempre fatto” intraprendendo nuovi percorsi.
Mamma Paola da Biella
La nostra maestra del cuore.
Arrivare a scuola alla mattina e trovare accoglienza, professionalità, empatia e un’esplosione di creatività sembra quasi un’utopia, ma la nostra maestra Monica contiene tutte queste qualità.
Accoglienza: non solo nel momento dell’entrata a scuola, ma durante tutta la giornata. Grazie ad un marcato spirito di osservazione del comportamento del bambino e alla sua capacità di saperne cogliere punti di forza ma anche di fragilità, riesce in maniera empatica ad aiutare i bimbi a capire e ad elaborare le loro emozioni.
Questo lo si può notare anche attraverso i lavori che vengono loro proposti, dove il bambino è protagonista e può esprimersi liberamente.
Monica, professionale ed accogliente anche con i genitori, rendendoci partecipi del percorso di crescita dei nostri figli, disponibile al dialogo e al confronto e anche al conforto qualora ce ne fosse bisogno.
Quando si chiude il ciclo della scuola dell’infanzia si parte con un bagaglio ricco verso la scuola primaria, grazie a lei che ha saputo rendere gioioso anche questo momento.
La maestra Monica è una professionista umana, che quando entra nella vita di bambini e genitori lascia un segno positivo ed è per questo che per noi è e sarà sempre LA MAESTRA DEL NOSTRO CUORE.
Mamma Giovanna da Biella
Avere Monica come Maestra è per i bambini che la incontrano una gran fortuna, lei sa connettersi con loro, accogliere le loro richieste e trasformarle in capolavori
Mamma Sabrina da Biella
Maestre come Monica sono rare, grandissima empatia e amore per i bimbi, tanta passione per il proprio lavoro unita a grande creatività…siamo contentissimi che i nostri figli possano essere accompagnati da lei all’inizio del loro percorso di crescita.
Mamma Diana, da Barcellona, madrelingua spagnola
Monica Cardia non è soltanto una maestra, è la insegnante che qualsiasi bambino merittarebbe di trovare almeno una volta nella vita. Lei non solo insegna, educa, e lo fa col cuore. La sua grande sensibilità fa uscire il meglio di ogni bambino. Solo lei è capace di trasportare i piccoli in un mondo di felicità, arte e magia. Dicono che nei primi tre anni di vita è quando si forma il carattere, allora noi siamo stati molto fortunati perché lei ha fatto di nostro figlio Leo una persona migliore. La porteremo sempre nel nostro cuore e la ringrazieremo eternamente. Diana Fajardo, mamma di Leo
Mamma, assistente sociale, Biella
Martedì mattina, mese di ottobre. Svegliati, prepara le mille cose x il lavoro, prepara il bambino (autistico n.d.r.) e…via, verso la scuola materna. Ad attenderci all’entrata la maestra Monica che, nonostante il lieve ritardo, ci accoglie con un sorriso, ci chiede come stiamo e ci tiene anche a sapere come sto io, da mamma…cosa non scontata e soprattutto non dovuta, ma fatta con sincerità e autenticità. Conoscendo il bambino, entrando in empatia con lui e approfondendo i suoi interessi, lo invita ad entrare coinvolgendolo in ciò che lo attira…lui entra sereno e, sul gruppo whatsapp della scuola, ecco giungere a fine giornata delle testimonianze che dimostrano quanto lui e gli altri compagni si divertano tra le molteplici suggestioni offerte al gruppo classe: ora il galeone dei pirati, ora i lavoretti a tema autunnale con le castagne e i ricci protagonisti e ora le streghe e i fantasmi di Halloween. All’uscita c’è il papà ad aspettare il nostro bambino e lui, stanco ma felice, esce cantando la canzoncina imparata durante la giornata e con un regalo per noi in mano. Non potremmo chiedere di meglio da questa scuola…è impagabile la tranquillità di sapere che nostro figlio è accudito adeguatamente, riceve insegnamenti di qualità e, per di più, c’è uno scambio costante tra maestra e genitore: se viene notato qualcosa a scuola, viene subito riportato a mamma o papà, non solo come ‘pura informazione’ ma con ‘una lettura professionale’, che porta con sé indicazioni utili e suggerimenti.
Da Biella, docente
Monica è un’insegnante innovativa che pone sempre il bambino/bambina al centro e lavora affinché sia protagonista attivo dell’apprendimento. Sempre alla ricerca di strategie didattiche orientate a favorire il potenziale creativo dei propri alunni.
Da Sabaudia, Annalisa, Assistente sociale e docente:
Con la maestra Monica ho avuto il piacere di lavorare un anno nella scuola dell’infanzia di Sabaudia. Non eravamo nella stessa sezione ma abbiamo sempre avuto stima e rispetto l’una per l’altra. Monica è una docente preparata, collaborativa, empatica e con uno spiccato senso di appartenenza al mondo della scuola dell’infanzia, che ama e per il quale spende tempo ed energie, con una devozione ed una passione davvero encomiabili. Culturalmente e didatticamente ricca di sapere, sa rapportarsi con i suoi alunni, cogliendo in ognuno di essi peculiarità differenti e potenziando, attraverso metodologie che si fondano su esperienze e competenze acquisite in anni di studio e formazione, situazioni che richiedono interventi mirati, riuscendo a rapportarsi in maniera inclusiva e valorizzando quotidianamente il gruppo sezione. Ma la maestra Monica non è solo questo: è una collega sempre pronta a tendere una mano, a consigliare, ad aiutare…ed è di questi docenti di qualità che tutte le scuole dovrebbero poter fregiarsi. Il premio che le è stato conferito va a testimonianza non solo della grande insegnante che è ma anche della persona profonda e ricca di valori che ho conosciuto e che tale è rimasta, nonostante il trascorrere del tempo.
Da Caserta, Diana, professoressa di lettere, docente e formatrice TFA anni 2011/12/13
Essere docenti oggi significa essere consapevoli di entrare a fare parte di una grande e complessa comunità educativa, in cui si è chiamati a svolgere un articolato percorso formativo, un percorso di acquisizione di competenze specifiche mirate all’insegnamento e non solo.
I docenti sono chiamati a leggere la realtà della società per individuarne le tendenze di sviluppo e poter meglio identificare gli obiettivi educativi e formativi in comunità scolastiche sempre più eterogenee. Uno scenario che richiede di essere inclusivi. La DIDATTICA INCLUSIVA è rivolta ad implementare e condividere fra i docenti nuove e diversificate strategie, criteri, indicatori e verifiche con azioni finalizzate ad un miglioramento generale. Il confronto collaborativo tra i docenti è LA SCELTA per un approccio finalizzato al raggiungimento del successo formativo di tutti gli alunni. In tale ottica emerge la necessità di predisporre metodologie e strategie educative adeguate alle caratteristiche del singolo alunno, mediante l’uso degli strumenti necessari ed adeguati ai suoi specifici bisogni educativi, quindi una necessaria articolazione di una didattica efficace e flessibile che consente di sviluppare al meglio le potenzialità dell’alunno. Il grado di inclusività è misurabile con la volontà di insegnanti come Monica Cardia, che ha consentito con il proprio lavoro di riflettere sull’importanza della motivazione generata dalla autoefficacia didattica, partendo da lavori laboratoriali attraverso i 5 sensi, puntando sull’interesse degli allievi, affinché ogni alunno possa raggiungere il successo scolastico, secondo un proprio percorso personale che gli permetta di raggiungere gli obiettivi prefissati. Tutto ciò è possibile attraverso una sinergia di abilità e competenze con l’utilizzo degli ausili informatici che convergono ad allargare gli orizzonti degli allievi, partendo da una didattica che ponga l’allievo sempre al centro utilizzando ogni tipologia metodologica attuale. La scuola è di tutti e di ciascuno…

Erica Talamonti, Coordinatrice CISS (Coordinamento Insegnanti Specializzati Sostegno), referente regionale StepNet ODV, docente di sostegno specializzata ed ex sindacalista.