Il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Collaboratori scolastici) di Napoli, iscritto nelle graduatorie di terza fascia, hanno espresso un forte grido di aiuto inviando una lettera alla nostra redazione.

Questi lavoratori, fondamentali per il buon funzionamento delle scuole, si sentono trascurati e dimenticati da sindacati e politici.

 

La situazione a Napoli è particolarmente critica dicono, nonostante i proclami del Ministro Valditara, che ha promesso maggiore attenzione verso il personale ATA soprattutto al Sud, a Napoli la situazione è rimasta in stallo.

A metà novembre, la prima fascia del personale ATA è ancora in attesa di essere espletata. Questo ritardo ha causato disagi significativi nelle scuole, con cattedre scoperte e pochi bidelli.

Lamentiamo la mancanza di supporto da parte dei sindacati e dei politici”, tolto il sit-in della Uil Scuola a settembre che ha avuto la forza di chiedere ed avere un incremento del personale non si è vista altra soluzione per un personale così indispensabile quando dimenticato del mondo scuole.

Nonostante le numerose lettere di protesta inviate, non abbiamo mai ricevuto alcuna risposta, ignorati totalmente dai media, che sembrano non interessarsi alla loro situazione, continuiamo la nostra battaglia e a questi diciamo che non ci arrendiamo”.

La situazione a Napoli contrasta con quella di altre regioni del Sud, dove la terza fascia del personale ATA sta già lavorando grazie ai posti garantiti dal PNRR e l’Agenda Sud.

Questa differenza tra le regioni del Sud e del Nord è stata evidenziata anche in altri studi, che mostrano come la possibilità di impiego cambia notevolmente a seconda della regione, della provincia e del comune.

Chiediamo un cambiamento. Siamo stanchi di essere ignorati e dimenticati. Vogliamo che i sindacati e i politici si occupino davvero della nostra situazione e lavorino per risolvere i problemi che stanno affrontando. Vogliamo essere ascoltati e rispettati. E soprattutto, vogliamo poter lavorare e contribuire al buon funzionamento delle scuole.

Ci aspettiamo riscontri da questo nostro grido di allarme, perché senza la nostra presenza e senza il nostro impegno le scuole hanno grosse difficoltà nel poter anche solo aprire il portone la mattina. Di questo se ne rendano conto tutti, dai politici di turno ai sindacati ai quali chiediamo maggiori tutele.

La situazione del personale ATA a Napoli è critica. Ci sentiamo trascurati e dimenticati da coloro che dovrebbero rappresentarci e sostenerci. È necessario un intervento immediato per risolvere questa situazione e garantire che il personale ATA possa svolgere il suo importante ruolo nelle scuole

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