OSSERVAZIONE

La prima cosa che viene richiesta al docente, non appena mette piede in classe, è quella di osservare. Certo, deve presentare la propria lezione, dialogare con gli alunni, ma, nei primi mesi, è previsto un periodo di osservazione della classe. Cosa intendiamo per osservazione della classe? Genericamente, si osserva un ambiente per registrare delle caratteristiche di un contesto, dei suoi singoli componenti e delle dinamiche che si innestano tra di essi. Nella classe avviene lo stesso: il docente comincia a conoscere gli studenti osservandoli in più momenti della giornata e/o in circostanze diverse e comincia a ‘registrare’ le informazioni che ne ricava.

Nella scuola si tratta di una fase determinante, perché osservare gli studenti dal punto di vista umano significa cominciare a conoscerli, cominciare a capire quale attività prediligono e quel è il compagno che preferiscono. Dal punto di vista didattico invece aiuta a costruire la lezione in modo ponderato.

È inutile girarci intorno: la scuola, come specchio della società, è cambiata, è diventata più complessa, più distratta, e questa complessità deve essere presa in considerazione appena entrati in aula. I ragazzi in genere usano gli smartphone (a qualunque età), sono abituati a ricevere informazioni brevi e veloci, ma sono anche in grado di approfondire argomenti di loro interesse con precisione, usando i social media.

Quindi in questo quadro, appunto complesso, va organizzata la giornata scolastica, e imparare a interpretare i ‘dati’ dell’osservazione può essere di grande aiuto.

Ad esempio, si organizza lo spazio classe. Se si è evidenziato che alcuni studenti, vicini tra loro, si punzecchiano continuamente, nel bene e nel male, si farà in modo di tenerli distanti, magari consentendo loro di stare insieme nei momenti di ricreazione. Se si osserva che alcuni studenti fanno fatica a relazionarsi, si farà in modo di farli sedere accanto ai tipetti più ciarlieri, portandoli a influenzarsi a vicenda.

Gli interventi possono essere tanti e la maggior parte delle volte verranno accolti con resistenza dalla classe, perché anche i ragazzi sono spaventati dalle novità. Se però il cambiamento funziona, vedremo degli effetti molto positivi.

Un altro fattore importante da osservare è la risposta ai rinforzi positivi che noi diamo. Se usiamo token economy in modo costante, mantenendo fede alle promesse fatte, contribuiremo a creare un clima di fiducia, che nel tempo influenzerà positivamente la giornata scolastica.

Altro elemento da considerare sono le regole. Anche qui, bisogna prestare attenzione agli effetti delle regole stabilite in classe, se sono presenti alunni DOP potrebbero reagire negativamente alle imposizioni, quindi bisogna spiegare in modo chiaro la regola e i suoi effetti sperati.

Altro dato da valutare è che sta aumentando per gli insegnanti la percezione che ci sia un aumento gli alunni con bisogni educativi speciali, che ovviamente richiedono interventi personalizzati, che non possono definirsi se non dopo un’attenta osservazione del gruppo – classe.

Per questo tipo di alunni, spesso è richiesta un tipo di osservazione più strutturata, attraverso:

-griglie di osservazione: si tratta di liste con degli indicatori per i quali vengono predisposti dei ‘livelli’, che vengono indicati di volta in volta, per ricavare informazioni quanto più oggettive possibile.

In rete si possono trovare vari esempi, ve ne propongo due: questa per la primaria  e un bel lavoro del prof. Bellatalla

-check-list: si tratta di elenchi, strutturati sempre in griglie, tesi a verificare la presenza e la frequenza di alcuni comportamenti. Un lavoro molto strutturato è stato svolto dall’IC Galilei di Reggio Emilia.

-osservazione “carta e matita”: si tratta di appunti osservativi presi in modo spontaneo, in momenti diversi. È un metodo utilizzabili per i primissimi giorni di scuola.

– il diario di bordo: si tratta di un’osservazione fatta dal docente, in modo quotidiano, per registrare i cambiamenti che avvengono in classe. Un esempio è visibile a questo link.

In conclusione, una buona osservazione fatta nei primi giorni di scuola può aiutare, in genere, davvero a gestire la classe e a superare le criticità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *