La scuola italiana è il settore caratterizzato da una forte precarietà lavorativa e da un gap salariale significativo.
Secondo l’Osservatorio Inps sui lavoratori del pubblico impiego, nel 2022 il salario medio annuo di un insegnante non raggiungeva i 30.000 euro, mentre per il personale Ata (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) era nettamente inferiore ai 25.000 euro (media generale)
Il 39,7% dei lavoratori pubblici. Tuttavia, la percentuale di precariato è elevata, con circa 200.000 supplenti annuali, pari al 25% del totale. Tra il personale Ata, la percentuale di supplenti è ancora maggiore.
La situazione è particolarmente critica per i collaboratori scolastici, che guadagnano circa 7 euro l’ora, meno di una badante. Secondo Indeed, il salario di un collaboratore scolastico varia tra 1.100 e 1.390,21 euro al mese per chi ha tra 0 e 8 anni di servizio, fino a i 1.503,78 euro al mese per chi ha tra 9 e 14 anni di servizio.
Secondo sempre i dati ufficiali, nel 2021/22, il numero di contratti a tempo determinato è arrivato a 225mila, su un totale di circa 900mila posti di docente assegnati. Questo significa che il tasso di precarietà nella scuola italiana ha raggiunto il 25%, ovvero un docente su quattro è precario.
Nell’anno scolastico 2021/22, il numero di contratti a tempo determinato tra il personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) è stato di circa 44.000, pari al 19% del totale del personale ATA in servizio, che ammontava a circa 228.000.
Questo rappresenta un aumento significativo rispetto agli anni precedenti, dato che il numero di contratti a tempo determinato è passato da 22.000 nel 2016-17 a 44.000 nel 2021-22, con un incremento del 98%.
Sono nato a Napoli l’8 Marzo del 1984, Collaboratore scolastico, militante sindacale Uil Scuola Rua Campania, ho scritto per Formiche.net e La Croce Quotidiano, speaker radiofonico per Radio Nuova Trieste e Radio Kolbe, Direttore di FMagazine, mensile del terzo settore. Scrivo poesie e amo la Politica, attivista pro-life.
Ho avuto l’onore e l’onere di prestare soccorso a 19 Eroi durante la strage di Nassirya e da quel 12 Novembre 2003 per me tutto è cambiato.