Secondo i dati di adesione circa 42.000 insegnanti hanno scioperato il 17 novembre pari a circa il 6% della categoria, all’incirca la stessa percentuale dei settori degli enti locali, funzioni centrali e funzioni locali della pubblica amministrazione e la stessa percentuale dello sciopero proclamato dalla CGIL e UIL il 30 giugno scorso mentre allo sciopero del 30 maggio proclamato contro la Riforma Bianchi l’adesione raggiunse il 17%. Quindi l’adesione più alta solitamente è del 6%…e il 94% che fine ha fatto?
Il Ministro Valditara ha commentato i dati della bassa adesione con queste parole come un insuccesso e il Ministero andrà avanti con le riforme, tra quelle previste l’attivazione dei percorsi abilitati e la riforma degli istituti tecnici e professionali. Lo sciopero era stato proclamato contro il dimensionamento scolastico, i tagli e anche contro la riforma dei tecnici e professionali ma neanche questi motivi sono bastati a far scendere in piazza gli insegnanti.

Laureato in Scienze Geografiche nel 2013, insegnante precario di Geografia negli Istituti Secondari di II Grado a Genova dal 2018. Abilitato dopo aver superato il concorso ordinario nel 2022, fa parte Comitato Idonei Ordinario 2020 e STEM 2022 ed è socio dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG).