precari

Nel pomeriggio del  16/11/2023, alcuni rappresentanti del Coordinamento Modifichiamo il concorso Straordinario Bis hanno partecipato al convegno dal titolo “La scuola del merito. I voti preparano al futuro”, evento organizzato dal Dipartimento Istruzione di FDI a Roma, presso la Camera dei Deputati. Il graffiante intervento di uno dei membri del Coordinamento ha spostato l’attenzione dei partecipanti dal “merito” degli alunni, di cui fino a quel momento si era parlato, al “merito” dei docenti, e in particolare a quello dei docenti precari.

Dopo una breve introduzione che ha rammentato il disastro causato nella categoria dal concorso Straordinario bis, che certamente non ha reso merito a tutti i docenti di pluriennale esperienza che hanno brillantemente sostenuto una prova difficilissima, lasciandoli con un pugno di mosche in mano nonostante l’apparente interessamento al caso da parte della politica, l’intervento ha spostato l’attenzione dei presenti sugli ultimi eventi e situazioni che stanno stravolgendo il mondo della Scuola. Sono state quindi poste ai relatori una serie di domande che chiedono disperatamente una risposta al mondo della politica, e in particolare proprio a FDI.

Ad esempio, si è chiesto per quale motivo un emendamento di FDI, presentato ed approvato nel decreto Pubblica Amministrazione Bis, che sembrava aver chiuso positivamente il discorso dell’abilitazione per i partecipanti allo Straordinario bis e per tutti i triennalisti, alla fine si è risolto nell’ inserimento del “solito” inaccettabile numero chiuso per l’accesso ai percorsi abilitanti.

Inoltre si è chiesto perché si continua a rimandare all’Europa una responsabilità che è solo e soltanto del Governo Italiano, così come l’Europa stessa ha risposto alle tante istanze presentate dai docenti agli organi preposti che fanno capo a Bruxelles.

Un’ulteriore domanda ha chiesto spiegazioni sul perché della rinnovata scelta di un sistema rivelatosi fallimentare, come quello della selezione tramite crocette, previste dall’imminente concorso Straordinario Ter, evidentemente destinato ancora una volta ad una platea di concorrenti di cui i precari storici costituiscono una piccolissima porzione, che ilcertamente parte in netto svantaggio considerata la tipologia di prova che non premia sicuramente l’esperienza e la padronanza delle discipline, ma solo le abilità mnemoniche finalizzate al puro nozionismo.

I docenti del Coordinamento hanno richiesto che sia riconosciuto, così come hanno già fatto in alcune recenti sentenze la Cassazione e il Consiglio di Stato, che anche i precari sono Docenti a tutti gli effetti e non vanno pertanto attuate disparità di trattamento rispetto ai docenti di ruolo, tantomeno rispetto ad abilitati o specializzati su sostegno.

Pertanto è stato richiesto che Fratelli d’Italia ricambi la fiducia ricevuta alle elezioni, e che si faccia subito portavoce della necessità di far rientrare in soprannumero nei percorsi abilitanti tutti coloro che hanno partecipato al concorso Straordinario Bis e tutti i precari storici, così come è stato approvato per i già abilitati e gli specializzati su sostegno, mediante la possibilità di seguire le lezioni al 100% ONLINE.  Questo affinché si abbia la certezza che tutti i precari acquisiscano l’abilitazione entro il 28 Febbraio 2024.

Si è chiesto inoltre che venga attivato, già dall’anno scolastico 2024/2025 e quindi con un provvedimento urgente che non potrà attendere giugno 2024, il sistema di reclutamento del “doppio canale”, in modo da sopperire agli enormi disagi creati ai docenti con la gestione del concorso Straordinario Bis.

 

Coordinamento Modifichiamo il concorso straordinario bis

Un pensiero su “Convegno FDI dalle promesse…..ai fatti!”
  1. Sono un docente (questo è il mio quinto anno di insegnamento) che ha partecipato allo straordinario bis. Sto dando tutto me stesso per svolgere al meglio una professione così delicata, quindi chiedo con forza che la graduatoria dello straordinario bis sia a scorrimento. È una vergogna che lo stato ci tratti così. Sono molto motivato, ma anche avvilito.

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