L’allarme dei docenti di Geografia al ministro Valditara: “Ridare importanza alla materia e rispettare le leggi vigenti”

L’allarme dei docenti di Geografia al ministro Valditara: “Ridare importanza alla materia e rispettare le leggi vigenti”

Gli insegnati di Geografia A021 in questa lunga lettera chiedono al ministro Valditara di ridare importanza a questa importantissima materia ormai considerata cenerentola nella scuola italiana, di accedere ai licei e il rispetto delle leggi vigenti delle attribuzione delle ore di geografia a A021 previste dal DM 59/2017  per i tecnici e il DM 33/2020 per i professionali.

 

Lo studio della Geografia è necessario per orientarsi nel mondo globalizzato, per comprendere le relazioni tra comunità umane e ambiente, per conoscere e indagare i problemi del mondo contemporaneo legati all’economia al cambiamento climatico, alle dinamiche demografiche, ai cambiamenti sociali e culturali. Il sapere geografico diventa strategico per realizzare il proprio progetto di vita, per integrarsi nella società e per esercitare il proprio diritto alla cittadinanza.

La geografia serve a chi fa l’imprenditore, a chi fa il tour operator o la guida turistica, serve al politico e al pianificatore territoriale, al giornalista o al diplomatico, ma è utile anche a chi fa il cuoco, a chi lavora in campo marittimo, a chi lavora nella gestione del territorio, a chi fa ricerca in qualsiasi campo e a chi insegna qualsiasi materia: la dimensione spaziale è presente in tutte le conoscenze.

Abilità e competenze geografiche sono fondamentali nell’apprendimento scolastico delle altre discipline: sono indispensabili per localizzare luoghi, fatti e fenomeni, vicende e processi che avvengono nello spazio e nel tempo e che riportano i loro saperi a una dimensione spaziale. La storia, la letteratura, le scienze, la filosofia, la storia dell’arte e l’antropologia ad esempio hanno bisogno di localizzare i fenomeni e di spiegarne cambiamenti attraverso processi di diffusione in luoghi centrali e aree di distribuzione. Le lingue straniere sono collegate alla cultura di specifiche regioni del pianeta e il loro studio si accompagna quindi alla scoperta di aree culturali diverse e dei relativi processi di diffusione e interazione. 

 

Alla luce di tali premesse appare sorprendente che il Ministero dell’Istruzione, con la Riforma Gelmini nel 2008, abbia bandito l’insegnamento della Geografia dai Licei e l’abbia mortificata negli Istituti Tecnici e nei Professionali. Solo il Decreto Carrozza nel 2013 ha tentato timidamente di limitare i danni, reinserendo 1 ora settimanale in 1 solo anno tra i 5 del ciclo di studi negli Istituti Tecnici Tecnologici.

 

 Ad oggi, la situazione è la seguente:

  •     Nei Licei la Geografia è scomparsa perché accorpata a Storia ed è insegnata a seconda degli indirizzi liceali dai docenti di lettere A011, A012 o A013, dando vita alla famosa “Geostoria”, ove la Geografia ha un ruolo più che marginale rispetto alla Storia: ne sono prova i libri di testo, sprovvisti delle carte geografiche. Non è insolito che l’insegnante di Storia eviti di cimentarsi nell’insegnamento della Geografia, dato che la stessa non è parte rilevante del suo curricolo professionale dei docenti di lettere A011, A012 e A013, come invece è per gli insegnanti di Geografia A021.
  •     Nei Tecnici Economici ad indirizzo Amministrazione Finanza e Marketing la Geografia è presente solo al Biennio per 3 ore settimanali. Sebbene il quantitativo orario possa ritenersi accettabile, il problema dell’atipicità con Scienze ostacola l’insegnamento della Geografia da parte di docenti abilitati in Geografia. Cos’è l’atipicità? È la situazione generata da una norma del 2017 (D.M.259/2017) che consente l’insegnamento della Geografia ai docenti di Scienze, solo se “perdenti posto” e abilitati entro il 2016: da questa data in avanti, infatti, l’abilitazione all’insegnamento delle Scienze non ha più compreso Geografia, perciò gli abilitati in Scienza dopo il 2016 non possono insegnarla, non avendo l’adeguata preparazione universitaria per trattare una disciplina così complessa. La norma è molto chiara, ma sono innumerevoli le situazioni di scuole che attribuiscono illecitamente le ore di Geografia a docenti di Scienze non abilitati all’insegnamento della materia, nel silenzio di sindacati e USP. Nel Triennio la Geografia è scomparsa.
  •     I Tecnici Economici ad indirizzo Turismo, sono gli unici nei quali è prevista una continuità di insegnamento, con tre ore settimanali nel Biennio e  due ore settimanali nel Triennio.
  •     Nei Tecnici Tecnologici (tutti gli indirizzi) la materia era stata totalmente cancellata. Il Decreto Carrozza (2013) ha inserito un’ora settimanale in 1 solo anno tra i 5 del ciclo di studi. Ed anche qui è presente il problema dell’atipicità ad esaurimento con Scienze.
  •     Nei Professionali (tutti gli indirizzi) la Geografia è presente nel Biennio insieme a Storia, per un totale di 4 ore a settimana (132 totali nel biennio).  Il problema è che, a causa della poca chiarezza del Ministero riguardo la suddivisione delle ore tra le due discipline (Nota MIUR 6913/2018 e DM 33/2020), la Geografia ne esce sempre penalizzata e, nei casi in cui compare nelle offerte formative, non trova più di un’ora settimanale in un solo anno tra i cinque del ciclo di studi.  Il resto va tutto a Storia e ai docenti di lettere A012.

 

Alla luce della situazione illustrata, il nuovo Ministero dell’Istruzione e del Merito come pensa di preparare i nostri ragazzi ad affrontare un mondo sempre più globalmente interconnesso, dove oramai è prassi trasferirsi all’estero per lavoro ed imparare almeno una lingua straniera, senza che la scuola italiana dia loro, in termini di un congruo numero di ore settimanali, la materia-chiave per capire un mondo che è sempre più soggetto al cambiamento e dove sono all’ordine del giorno concetti quali: “ambiente”, “cambiamenti climatici”, “sostenibilità”, “sviluppo” ? 

Dai giornali si legge che nell’ultima settimana di Luglio 2023 il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato il protocollo d’intesa con l’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) per «diffondere, attraverso il sistema educativo, la cultura dello sviluppo sostenibile, indispensabile per una piena realizzazione dell’Agenda 2030» e inserire tale cultura nei curricoli di ogni ordine e grado. Il nuovo protocollo triennale aggiorna quelli firmati a partire dal 2016, grazie ai quali l’educazione alla sostenibilità e all’Agenda 2030 è stata portata in tutte le scuole attraverso una molteplicità di strumenti didattici e formativi, come il portale realizzato nel 2019 dall’ASviS e dall’Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca educativa (INDIRE), attraverso il quale i circa 800mila docenti in servizio, obbligati dalle circolari ministeriali a formarsi sulla sostenibilità, hanno accesso gratuito a materiali didattici e buone pratiche. In questo quadro i docenti abilitati in Geografia SONO GIA’ AMPIAMENTE FORMATI sui temi oggetto del protocollo, perché sono parte integrante dell’insegnamento della Geografia! Ci si chiede quindi come mai il Ministro dell’Istruzione e del Merito non si avvalga di tali docenti per dare gambe al protocollo che in prima persona ha siglato. Trattasi forse di mera declaratoria? 

Sarà il nuovo Ministero dell’Istruzione e del Merito a mettere la parola fine all’atipicità con la conseguente illecita attribuzioni di ore nei Tecnici, ad indicare chiaramente la ripartizione oraria ai Professionali e a sollecitare tutte le scuole al rispetto delle indicazioni, verificandone il buon fine?

Sarà il nuovo Ministero dell’Istruzione e del Merito a reintrodurre la Geografia nei Licei, cancellando l’abominio della “Geostoria” e riattivando una ripartizione seria tra Storia e Geografia, insegnate da docenti abilitati rispettivamente in Storia (classe di concorso A012) e Geografia (classe di concorso A21)?

Sarà il nuovo Ministero dell’Istruzione e del Merito a restituire dignità ai docenti abilitati in Geografia a seguito di Concorsi Ordinari banditi dal Ministero stesso, attualmente ancora in attesa del ruolo nelle Graduatorie di Merito per poter insegnare la disciplina in cui sono specializzati?

Sarà il nuovo Ministero dell’Istruzione e del Merito ad ascoltare finalmente i docenti specializzati sulla materia, finora sempre e costantemente ignorati, solo perché pochi numericamente?

Gli insegnanti abilitati di Geografia auspicano una risposta concreta da parte del Ministero, perché è imperativo dare ai nostri ragazzi lo strumento tramite il quale affrontare le sfide che li attendono. 

I docenti Geografia A021 

1 Comment

  1. Denis

    Sarebbe anche il caso di lanciare una petizione online e spargere la voce tra social e altri giornali per fare in modo che qualcosa cambi. E’ inaccettabile il trattamento che il ministero dell’istruzione ha riservato alla materia di geografia.

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