“A scanso di equivoci, ANLI non lotta per una fase transitoria di reclutamento per titoli e servizi: riteniamo che tutti i precari debbano avere eguali opportunità, come chi ha determinati requisiti in una data fase temporale. Crediamo, altresì, che le graduatorie provinciali per titoli e servizi garantirebbero sia i precari, che non si sposterebbero da una provincia all’altra, sia la continuità didattica, per i motivi che si possono immaginare. Oltretutto le graduatorie provinciali non vanno in conflitto con quelle che scaturiscono dai concorsi ordinari (i concorsi straordinari hanno dimostrato di essere fallimentari).”
“Non ci accontentiamo delle briciole perché, ripetiamo, è lo Stato a dover sanare la propria posizione nei confronti dei docenti precari: se non provvede, subirà, a breve, l’ennesima procedura di infrazione!“
“Inoltre, i politici, che lottano al fianco dei precari hanno l’ultima possibilità per dimostrare di “fare i fatti” e non solo chiacchiere. Altrimenti “perderete definitivamente di credibilità, e come dimostra la storia il ‘mondo della Scuola’ non perdona e non dimentica”!“
“Circa l’accesso a tali graduatorie: per i docenti sprovvisti di abilitazione, riteniamo sufficiente il requisito dei 3 anni di servizio per conseguirla. Per tutti, alla fine dell’anno di prova, una Commissione presieduta dal DS e qualche membro interno ed esterno stabilisce, attraverso un colloquio con valore concorsuale, la promozione o meno del docente. La proposta che noi peroriamo non solo è fattibile, ma è anche la più semplice e non lascia nessun precario senza prospettive per il futuro. Infine, si ricorda che, per annualità, si intendono 180gg di servizio svolti in un anno scolastico (anche svolti in modo non continuativo in un dato anno scolastico) o servizio svolto ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine delle lezioni.”
che fine faranno i docenti delle scuole paritarie? Molti di loro hanno insegnato i tre anni richiesti e sono inseriti nelle GPS con il punteggio riconosciuto proprio dall’insegnamento nelle paritarie. Se tale punteggio è stato convalidato per le supplenze nella scuola pubblica, deve esserlo anche per la stabilizzazione
Infatti. E non hanno neppure fatto i percorsi abilitanti