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Anticipi 2024. A dicembre arriveranno le risorse. Purtroppo il meccanismo dell’anticipo prevede una restituzione da parte dei pensionandi. E non solo. buste paga più leggere
Anticipi 2024. A dicembre arriveranno i soldi
Anticipi 2024. Arriveranno tra poco più di un mese i soldi. Il Ministro lo ha annunciato. “Stiamo lavorando per far avere ai lavoratori della scuola, tra fine novembre e gli inizi di dicembre, un anticipo di risorse legate al rinnovo del contratto 2022/2024”
I massmedia stanno ricamando intorno alla decisione del governo, un lessico lontano dalla realtà (aumenti significativi, arretrati…). Chiaro l’intento. Adottare la tecnica del clickbait, necessaria per la sopravvivenza economica del loro strumento mediatico. Ho già analizzato la fallacia sottesa al messaggio del Ministro e amplificata dall’informazione Quindi non aggiungerò nulla al già scritto.
La decisione del governo. Una trappola per i pensionandi
La decisione del governo e riguardante gli anticipi 2024 nascondono un rischio concreto per i pensionandi 2024 dell’intero settore pubblico (150.000 persone).
Circoscrivendo il ragionamento al solo comparto scuola, la concusione è semplice. Il passaggio dal Mef (stipendio) a quello dell’Inps avverrà il 1 settembre 2024. Inevitabile il cambio di profilo salariale. Da lavoratore a tempo indeterminato a pensionato. Questo comporterà la perdita del diritto all’indennità di vacanza contrattuale.
Il provvedimento del governo estende l’anticipo a tutto il 2024. Pertanto i pensionandi della scuola dovranno restituire all’erario i 4/12 della somma che riceveranno a dicembre. L’ipotesi è confermata da Il Messaggero di oggi ( “Statali, chi andrà in pensione dovrà restituire l’anticipo“). A questo occorre aggiungere anche un altro effetto negativo, come riportato nel suddetto articolo: verrà meno anche il bonus del 1,5 per gli statali, finanziato solo per l’e.f. 2023.
Ne consegue che occorre riflettere con la freddezza dei dati, prima di brindare!