«Cattedre negate!», è l’urlo dei docenti immobilizzati siciliani

«Cattedre negate!», è l’urlo dei docenti immobilizzati siciliani

«Cattedre negate!», è l’urlo dei docenti immobilizzati siciliani, con l’intervento della Prof.ssa Sebastiana Marchi, portavoce del Coordinamento Nazionale Docenti Immobilizzati della Regione Sicilia durante la 39esima puntata de La Voce della Scuola condotta dal prof. Diego Palma, sul tema “Diritti delle Donne e ricongiungimenti familiari”.

«Questo è un dramma che sta distruggendo il nucleo familiare», replica il Delegato Regionale Scuola presso il Dipartimento Nazionale Scuola Lega, Francesco Tulone, che ha preso parte alla call insieme alla Responsabile del Dipartimento Scuola del Partito Democratico della Regione Sicilia, Caterina Altamore. «È mancata la volontà degli uffici decentrati del Ministero dell’Istruzione di integrare le cattedre che si rendevano libere la sera del 31 agosto, dopo le operazioni di mobilità annuale – afferma – la prof.ssa Sebastiana Marchi, in rappresentanza dei docenti siciliani fuori sede, lasciando molti di noi docenti immobilizzati nelle province di titolarità, distanti dalla propria residenza e dai propri cari. Ci è stato sottratto il ricongiungimento familiare per un errore riconosciuto e al quale non sono seguite le dovute rettifiche condannandoci a trasferte lavorative tra province o regioni diverse in piena emergenza sanitaria da Covid-19, esposti quindi al rischio di contagio del virus ma anche il rischio di essere noi stessi veicolo di trasmissione del coronavirus per i nostri cari con i rientri periodici a casa».

L’insegnante siciliana fa riferimento all’attribuzione parziale delle cattedre in organico di fatto o in deroga per le procedure di assegnazioni provvisorie e utilizzazioni, nello specifico alla fase 39 e 41 delle operazioni di mobilità annuale, per l’anno scolastico 2020/2021 in Sicilia. «È vergognoso che le cattedre al 31 agosto non coperte sul sostegno vadano al personale senza titolo delle graduatorie provinciali prima che non siano state riutilizzate per il personale docente fuori sede. Come Responsabile del Dipartimento Scuola del Partito Democratico della Regione Sicilia – conclude – la prof.ssa Caterina Altamore, in collaborazione con l’On. Nello Dipasquale, deputato in Commissione Cultura della Regione Sicilia, chiederò che queste cattedre siano assegnate ai docenti immobilizzati!».

Ricordiamo che:

  • alla fase 39 corrisponde l’assegnazione provvisoria su tipo di posto comune dei docenti provenienti da altra provincia.
  • alla fase 41 corrisponde l’assegnazione provvisoria sul sostegno dei docenti provenienti da altra provincia, sforniti di titolo di specializzazione, purché stiano per concludere il percorso di specializzazione sul sostegno o, in subordine, abbiano prestato almeno un anno di servizio, anche a tempo determinato, su posto di sostegno. 

Il Delegato Regionale Scuola presso il Dipartimento Nazionale Scuola Lega, Francesco Tulone, dichiara: «È un errore del sistema scolastico quello di imporre agli insegnanti di lavorare anni e anni lontani da casa col rischio di creare fratture interne alle famiglie. Ciò che descrive la professoressa Marchi è una forzatura del sistema. Il Viceprefetto di Palermo, Salvatore Pagano, ha chiesto chiarimenti in merito, sarebbe interessante avere la risposta dell’Ufficio Scolastico Regionale sul perché della scelta di non procedere alle integrazioni delle sedi residue».

1 Comment

  1. Maria Antonietta

    Sono troppo delusa e sdegnata per poter commentare ciò che vedo oramai da ben 6 anni. . Quest’anno sarà il settimo anno che dovrò vivere ancora lontana dai miei figli. Spesso mi domando : Ma che ci sto a fare qui lontano dai miei cari, dalla mia Terra, mi stanno facendo odiare il mio lavoro perché non mi fa tornare a casa mia, perché mi sta dissanguando economicamente tra affitti esagerati e viaggi in aereo per poter andare qualche fine settimana dai miei figli…. Ho sempre amato il mio lavoro… Ma adesso il prezzo da pagare è troppo alto….. Sono stanca mentalmente e fisicamente. ???
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