Sciopero studentesco internazionale: CGIL, UIL e USB in piazza con gli studenti per la giornata internazionale dei giovani, le rivendicazioni e l’elenco delle piazze
LINK Coordinamento Universitario scende in piazza assieme all’Unione degli Studenti e Rete Della Conoscenza in tutto il Paese per la giornata internazionale dello studente, al corteo anche le sigle sindacali CGIL, UIL e USB.
Il 17 Novembre è dunque arrivato, sciopero studentesco internazionale, tutte le rivendicazioni e l’elenco delle piazze:
https://docs.google.com/spreadsheets/d/1bxt-doxSoTXnVRgRp6kjDUMf3oKeVIqcHYuDwTsY61U/edit#gid=0
Il comunicato stampa:
“Ancora una volta l’università italiana viene lasciata indietro: nella bozza di legge di bilancio 2024 non compare nessun finanziamento destinato al diritto allo studio o al miglioramento delle condizioni di lavoro delle migliaia di ricercatori precari del Paese.
Con la crisi economica attuale, l’aumento del costo della vita, gli affitti alle stelle nelle città universitarie e sempre meno garanzie sulla copertura delle borse di studio, il percorso universitario è diventato un privilegio per i pochissimi che possono permetterselo.
Con l’introduzione del percorso 60 CFU nella Riforma Bianchi sull’accesso all’insegnamento questo governo ha scelto di imporre un’ulteriore gravissima limitazione ai diritti degli studenti e degli futuri insegnanti, imponendo il pagamento di fino a 2500€ per potersi abilitare.
Per questo scenderemo in piazza il 17 novembre, nella giornata di sciopero studentesco internazionale, in tutto il Paese e insieme agli studenti di tutta Europa per portare all’attenzione della politica la necessità di un’altra università, libera, gratuita e accessibile.
Nella mobilitazione del 17 rivendichiamo:
1. Diritto alla casa garantito per tutt3 l3 student3 fuorisede
2. Copertura delle borse di studio per tutti gli idonei
3. Una riforma totale del percorso 60 CFU
4. Didattica e ricerca libere dagli interessi dei privati
5. Il superamento dei criteri di merito
6. Università realmente gratuita per tutti
Alla chiamata alla mobilitazione internazionale del 17 hanno risposto anche i lavoratori di CGIL,UIL e USB, che scenderanno in piazza per rispondere congiuntamente all’attacco coordinato su salute, istruzione, lavoro e diritti portato avanti da questo governo.
Non ci accontenteremo di soluzioni tampone: il problema dell’università è legato a tutte le trasformazioni del mondo dell’istruzione e del lavoro che stiamo subendo e su cui è necessario invertire la rotta.
Per questo motivo, dopo lo sciopero studentesco del 17 novembre in cui porteremo le nostre rivendicazioni in tutte le piazze del Paese, ci riuniremo insieme nell’assemblea nazionale PER UN’ALTRA UNIVERSITA’ il 19 novembre a Bologna.
Ma non ci fermeremo qui: il 25 saremo di nuovo a Roma sotto il Parlamento durante la discussione della legge di bilancio, non accetteremo la svendita del nostro futuro e della cultura”.