I firmatari di questo documento, lavoratori del comparto ATA, prima ancora che DSGA, DSGA facenti funzione, Assistenti Amministrativi, Assistenti Tecnici, Collaboratori Scolastici, esprimono pieno sostegno alle Organizzazioni Sindacali, condannando al contempo ogni atteggiamento divisorio, architettato ad arte, da coloro che, attraverso la strategia del divide et impera, puntano al mantenimento dello status quo.
Il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) è la fonte normativa attraverso cui le Organizzazioni sindacali dei lavoratori e l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni definiscono concordemente le regole che disciplinano il rapporto di lavoro. Tale attività è complessa, e per il comparto istruzione e ricerca va avanti, ininterrottamente, dal novembre 2022, per un contratto che ha terminato i suoi effetti al 31/12/2021. Tante, come mai accaduto, le occasioni di confronto e scontro, tanti i momenti di riflessione organizzati e partecipati.
Il personale ATA è al centro della partita contrattuale.
L’integrazione all’atto di indirizzo del 24 gennaio 2023, prevede tra gli altri, i seguenti obiettivi:
✓ riforma degli ordinamenti del personale ATA e di tutti i settori del comparto,
✓ mobilità e formazione del personale,
✓ valorizzazione dei DSGA,
Intorno a tali temi sono state avviate riflessioni, proposte e messi a disposizione specifici fondi soprattutto grazie all’operato delle OO.SS..
Un contratto che punta, sebbene con alcuni limiti, a mettere al centro professionalità e lavoro. Un contratto che, grazie anche allo spirito critico di chi partecipa alla vita sindacale, si proverà a migliorare consentendo a tutti di fare un passettino in avanti. Sicuramente non sarà il Contratto migliore del mondo ma certamente contribuirà a fare chiarezza su tanti aspetti critici dei profili ATA. La strada verso la piena valorizzazione del Lavoro del Personale ATA non è in discesa certamente, ma provando ad andare tutti nella stessa direzione, senza personalismi e senza farsi accecare dalle sterili polemiche si potrà contribuire all’innalzamento della categoria.
Un contratto che riporta dinamicità all’interno del comparto tanto in verticale (passaggi dal profilo inferiore a quello superiore) quanto in orizzontale (posizioni economiche). Un contratto che trova nemici in coloro che con scarsa capacità prospettica e di visione propongono immobilismo ad un comparto fermo alla sequenza contrattuale del 2007.
Riteniamo, dunque, insostenibili, le posizioni di coloro che credono che l’immobilismo sia una soluzione ad un comparto che non ha visto prospettive di crescita negli ultimi vent’anni. Riteniamo che non si faccia il bene del Personale ATA, che orgogliosamente e finalmente da protagonista fa parte della comunità educante, denigrando le OO.SS che da oltre un anno trattano con la parte pubblica alla ricerca della soluzione migliore e maggiormente condivisa.
Tali riflessioni, ci piacerebbe fossero la base per un pensiero ed una riflessione comune, dei molti e non dei pochi, affinché, riappropriandoci del “pensiero lungo”, che vada al di là di irrealistiche e miopi rivendicazioni, il personale ATA si renda sempre più protagonista all’interno della comunità educante.
Il momento è ora!
Non restiamo a guardare, lasciamoci coinvolgere, diamo forza alle organizzazioni sindacali garantendo pensiero critico e capacità di visione.
Uniti, per un comparto che riprenda a parlare al futuro.