Concorso Docenti: Quasi il 90% Passa l’orale, Anief solleva dubbi

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Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha reso noti i risultati delle prove scritte del concorso docenti Pnrr per la scuola secondaria, con quasi il 90% dei candidati ammessi all’orale. Tuttavia, Marcello Pacifico, presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori (Anief), solleva interrogativi riguardo alla presenza di precari storici tra i candidati e critica il sistema che, a suo parere, avrebbe potuto stabilizzare direttamente alcuni di loro attraverso le Graduatorie Provinciali per le Supplenze (Gps).

Con 113.543 candidati ammessi all’orale su un totale di 130.252, i risultati delle prove scritte dimostrano un’ampia partecipazione e un alto tasso di ammissione al prossimo step del concorso. Tuttavia, Pacifico evidenzia la presenza significativa di precari storici tra coloro che hanno superato le prove scritte, sottolineando che molti di loro avrebbero potuto essere stabilizzati direttamente tramite le Gps.

Secondo Pacifico, il fatto che questi candidati debbano sottoporsi a ulteriori prove per l’assunzione in ruolo è un segno di inefficienza del sistema, che moltiplica le procedure selettive pur avendo a disposizione risorse umane già qualificate e disponibili. L’Anief continuerà a promuovere l’introduzione del doppio canale di reclutamento e a intraprendere azioni legali per compensare i precari per il ritardo nell’assunzione.

Nel frattempo, il sindacato offre supporto ai candidati nella fase di preparazione all’orale attraverso lezioni intensive e interattive tenute dal professore Ernesto Ciracì, presidente del MiSoS (Movimento per la Scuola Statale) e direttore dei corsi Eurosofia. Questo supporto mira a garantire che i candidati siano adeguatamente preparati per affrontare la fase successiva del concorso.

Mentre il concorso docenti prosegue, l’attenzione resta focalizzata sulla necessità di garantire un processo di reclutamento trasparente ed efficiente che riconosca il valore e l’esperienza dei candidati, inclusi i precari storici, nel settore dell’istruzione.

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