L’organizzazione sindacale Confintesa Lavoratori della Conoscenza ha sollevato una questione di estrema importanza riguardante la valutazione delle certificazioni linguistiche per il reclutamento dei docenti. In una nota inviata al Ministero dell’Istruzione e del Merito, ai funzionari ministeriali e ai dirigenti scolastici, Confintesa esprime preoccupazione per la mancanza di chiarezza e uniformità nel processo di valutazione di tali certificazioni.
La valutazione delle certificazioni linguistiche riveste un ruolo fondamentale nel processo di reclutamento del personale docente, ma recentemente sono emersi dubbi sulla validità e sulla modalità di assegnazione dei punteggi nelle graduatorie relative alle supplenze e al corpo docente. Confintesa segnala che, secondo alcune fonti giornalistiche, le certificazioni rilasciate dai Centri Linguistici d’Ateneo (CLA) potrebbero non essere più valutabili nelle graduatorie provinciali per le supplenze e nelle connesse graduatorie d’istituto.
Al fine di garantire uniformità e trasparenza nel processo di valutazione delle certificazioni linguistiche, Confintesa chiede l’implementazione di linee guida ufficiali da parte del Ministero dell’Istruzione e degli Uffici Scolastici di ogni territorio. Queste linee guida dovrebbero includere una procedura chiara e dettagliata per la valutazione delle certificazioni linguistiche, stabilire criteri oggettivi per l’assegnazione dei punteggi e assicurare conformità alle disposizioni ministeriali più recenti.
Confintesa sottolinea l’importanza di adottare procedure di valutazione rigorose al fine di garantire la regolarità delle convocazioni e preservare il principio del merito nel reclutamento del personale docente. La nota si conclude con un appello alla collaborazione e all’attenzione da parte delle autorità competenti per promuovere un sistema educativo sempre più efficace ed equo.
In attesa di una risposta e di provvedimenti da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, Confintesa rimane vigile e pronta a difendere gli interessi dei lavoratori della conoscenza nel settore dell’istruzione e della formazione.