Dopo le risposte inadeguate del Governo sui fatti di Pisa e su numerosi altri gravi episodi di repressione del dissenso nei luoghi della conoscenza così come nelle piazze di tutta Italia, ci riuniamo sotto al Ministero dell’Istruzione per mandare un segnale forte: rifiutiamo un modello di istruzione e di società punitivo e sanzionatorio; crediamo in una scuola e in un Paese democratici, non autoritari.
Facendo nostre le parole del Presidente Mattarella: “L’autorevolezza delle Forze dell’ordine non si misura sui manganelli ma sulla capacità di assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni. Con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento” facciamo appello a intervenire e partecipare alle studentesse e agli studenti, alle associazioni e alla cittadinanza tutta per riaffermare che la conoscenza è partecipazione, diritto di critica e democrazia diffusa quotidiana.