Si arriva persino a non retribuire alcuni docenti che svolgono gli esami, tra loro anche quelli di sostegno.
L’insieme dei compensi fa ancora riferimento a somme definite quando l’inflazione in Italia – dato Istat – era all’1,8%, oggi siamo al 6,2%. Dato che va messo in relazione con il potere d’acquisto delle retribuzioni che negli ultimi 10 anni si è ridotto del 4,5%», ricorda il segretario.
Le somme destinate a commissari e presidenti dell’Esame di Stato sono stabilite nel decreto interministeriale del 24/5/2007. La politica non può ignorare questi numeri. Ad affermarlo, è il segretario generale Uil Scuola Rua Giuseppe D’Aprile. Secondo l’Istat, negli ultimi 10 anni, l’inflazione ha ridotto il potere d’acquisto delle retribuzioni lorde del 4,5%, ricorda il segretario.
Il trend degli ultimi anni mostra che il personale della scuola non ha beneficiato, in termini di crescita delle retribuzioni, dei momenti di sviluppo, con un Paese a Pil crescente. Con il rallentamento del Pil, e attualmente, in assenza di rinnovo contrattuale, la situazione è diventata ancor più critica.
Per noi l’aumento degli stipendi degli insegnanti e di tutti i lavoratori della scuola è un obiettivo irrinunciabile. L’obiettivo è duplice – ricorda D’Aprile – Da una parte valorizzare il lavoro che il personale della scuola svolge tutti i giorni con dedizione e professionalità, dall’altro contribuire a rimettere in moto il nostro Paese. Stipendi e/o compensi più alti potrebbero sostenere l’economia e aiutare a scongiurare la minaccia di un’inflazione ancora più elevata e una crisi del costo della vita ancora maggiore.
*Di seguito i compensi*:
• Presidente: € 1.249,00
• Commissario esterno: € 911,00
• Commissario interno: € 399,00
• Segretario della sottocommissione: nessun compenso
• Docente di sostegno, esperto liceo musicale, esperto esterno: nessun compenso
• Docente in sorveglianza durante le prove scritte: nessun compenso.