“Venerdì 12 Marzo il Prof. Diego Palma per “La Voce della Scuola LIVE” ha presentato un importante incontro-confronto in diretta Facebook sul tema della stabilizzazione. Il comparto scuola della Confasi Sicilia – in una nota– ringrazia gli organizzatori dell’evento a cui il sindacato ha partecipato con il responsabile per la provincia di Palermo e Prof. Tulone. Il grande successo certificato da più di 20000 visualizzazioni è prova della centralità di interesse della società di oggi verso la scuola e il suo buon funzionamento. Invitiamo i politici che hanno partecipato all’incontro a dare seguito a quanto è stato detto sulle risoluzioni da prendere per risolvere l’annoso problema della stabilizzazione dei precari storici. Il rilancio della scuola deve cominciare dal giusto valore da conferire a chi, tra mille sacrifici, ha retto la didattica a scuola. Abbiamo apprezzato molto l’intervento moderato e preciso del responsabile scuola per la Lega Senatore Pittoni, così come gli interventi dei Senatori Verducci, Nencini e del consigliere regionale della cmpania Zinzi. Ha ragione il segretario nazionale UIL Turi a spronare i politici a “AGIRE AL PIÙ PRESTO”. La spesa nella scuola non è mai una costo ma un investimento.”
“L’auspicio del nostro sindacato – afferma Davide Lercara presidente di Confasi Sicilia – è che si avvii un periodo di investimenti sull’ organico scolastico, sull’edilizia scolastica. È necessaria una contemporanea riforma della governance e della progressione lavorativa in ambito scolastico. Non è il momento di programmare concorsi in un periodo pandemico. Per portare in cattedra a Settembre il maggior numero di docenti servono strumenti legislativi straordinari, una stabilizzazione per titoli, servizio e competenza. Urge investire anche sul sostegno, strumento indispensabile per una scuola inclusiva. Successivamente, a regime, si dovrà trovare una nuova forma di reclutamento per l’insegnamento a scuola di ogni ordine e grado. È giunto – conclude Lercara – anche il momento di considerare una fascia d’età diversa, ad esempio 3-18 anni, per la scuola dell’obbligo.”
Grazie a Diego e a Claudio per la professionalità, la passione e per il loro servizio per la scuola e quindi per l’Italia intera.
Ottimo intervento. Teniamo sempre accesi i fari sul comparto scuola. Per noi è per il futuro dei nostri figli.