L’attuale panorama educativo in Campania è attraversato da un’ombra inquietante: il dimensionamento scolastico. Questo termine, che spesso si accompagna al concetto di ridimensionamento, si manifesta in tutta la sua durezza a livello nazionale e regionale, con la Uil Scuola della Campania che si erge come voce critica in questo delicato contesto.
Negli ultimi mesi, la Uil Scuola ha ascoltato le comunità educanti, cercando di discernere il male minore in un quadro consapevole che il dimensionamento comporta la chiusura di sedi, la riduzione dei servizi, i tagli di posti di lavoro e, inevitabilmente, il disagio per gli alunni e le loro famiglie.
Il problema dei tagli è un vizio radicato, coinvolgendo governi di diverse inclinazioni politiche. Durante le campagne elettorali, la scuola viene posta al centro dei programmi politici, ma una volta al governo, si assiste spesso a scelte che tutelano interessi individuali a discapito delle comunità scolastiche.
Recentemente è stato pubblicato il piano di dimensionamento della Regione Campania, suscitando preoccupazioni nella Uil Scuola Campania. L’esecutivo regionale ha individuato criticità e scelte ritenute inappropriate o addirittura penalizzanti per alcuni territori.
Si denunciano accorpamenti sorprendenti, comunità ricomposte su territori non omogenei e un’assenza di considerazione per il disagio di molte realtà. I territori più disagiati o interni, meno popolosi ma più fragili, sembrano destinati a pagare il prezzo più alto.
La Uil Scuola ribadisce l’importanza di utilizzare il calo demografico per reinvestire risorse organiche, mantenere le istituzioni scolastiche nelle periferie e affrontare in modo progressivo la sovraffollamento delle classi e la dispersione scolastica.
La critica principale al piano regionale riguarda la mancanza di coinvolgimento di tutti gli attori interessati, dai sindaci alle famiglie e dai rappresentanti dei lavoratori. La Uil Scuola auspica un riesame del piano, sperando che ascolti le comunità più colpite per tutelare alunni, famiglie e lavoratori.
La Uil Scuola Campania rimane in attesa di un confronto più ampio e partecipato sul futuro della scuola nella regione.