Il 26 Febbraio, il governatore della Campania recitava le seguenti parole: “Da Lunedì 1 marzo chiudiamo tutte le scuole, perché dobbiamo far fronte alle varianti“. Il 29 Marzo di nuovo torna sul tema dicendo: “Dobbiamo riaprire tutto per sempre, adesso che è siamo quasi al 95% del personale docente e ATA vaccinato.” Nel frattempo il Premier Draghi lo prende in contropiede con il nuovo decreto, riaprendo le scuola dopo Pasqua e “toglie” il veto alle regioni sulle possibili chiusure ballerine. Mario Draghi boccia letteralmente De Luca sottolineando come la riapertura delle scuole e la didattica in presenza siano uno dei punti fondamentali per questo governo. “Ci sono state scelte dei governatori – ha affermato il presidente del Consiglio – che dovranno essere riconsiderate alla luce di una riaffermazione della scuola in presenza come obiettivo primario della politica del governo”.
Si intravedono quindi piccoli spiragli di luce per gli alunni. Unica nota stonata è la mancanza di interesse verso gli studenti Universitari che si trovano a sostenere esami online come una vera e propria Università telematica con tutte le difficoltà del caso. Due tre telecamere per sostenere un esame, alcuni esami durano quattro ore circa e bloccano letteralmente una famiglia in quanto non tutti vivono in regge, ma anche in bilocali se non trilocali. Speriamo che il Governo se ne accorga presto e prenda anche provvedimenti in questo senso, senza aspettare ancora.