E’ tempo di fare in modo che la scuola pubblica torni ad essere giusta!

E’ tempo di fare in modo che la scuola pubblica torni ad essere giusta!

Sì giusta, in grado di iniziare un percorso realmente nuovo che riporti la scuola italiana ad essere strumento di pari opportunità, ad essere strumento attraverso cui si colmano le differenze sociali. Oggi non lo è più. Si vuole realmente combattere la dispersione scolastica? Servono più classi e aule con meno alunni ed è necessario aumentare i docenti in organico di diritto. Si vuole poter contare su personale scolastico più motivato? E’ necessario portare il salario del personale, tutto, docenti e non, a livelli “europei”. Serve una formazione continua e ben pagata del personale docente. Va valorizzata la professione docente, non premiando i soliti noti o distribuendo fondi a pioggia ma riconoscendo l’esperienza e la formazione acquisite negli anni.

Nelle scuole si vuole continuare a contrastare la pandemia efficacemente? Devono essere stabilizzati i contratti dei precari COVID del personale non docente. Si vuole realmente creare un sistema scolastico che prepari tutti i giovani ad interagire attivamente ed efficacemente con la società in cui vivono? Si rivedano i programmi, si torni a responsabilizzare le ragazze e i ragazzi, a far si che la scuola sia nuovamente palestra di vita e non artificiale prosecuzione di un’infanzia innaturalmente privata di difficoltà. Si metta da parte l’idea balzana e priva di risultati concreti di una sperimentazione allargata del liceo quadriennale.

C’è molto da fare, la scuola pubblica, negli ultimi trent’anni è stata indebolita e piegata alle esigenze dell’economia. E’ tempo di invertire la rotta e questo si può iniziare a fare con la legge di bilancio e per far ciò servono più fondi, quei fondi devono essere trovati. C’è molto da fare per l’università, che deve offrire opportunità, che deve preparare al lavoro che deve essere libera, senza vincoli e per tutti.

Il Presidente socialista della Commissione istruzione Nencini, i socialisti impegnati nella scuola, nelle università e nella ricerca stanno elaborando le proprie proposte da presentare al governo Draghi. Così in un nota Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Referente nazionale PSI scuola, università e ricerca

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