La Festa della Scuola con un Protagonista Sordo

La Festa della Scuola con un Protagonista Sordo

La Festa della Scuola con un Protagonista Sordo.

Dal 26 al 29 Ottobre c’è stato il mega evento sulla Festa della Scuola organizzato da La Voce della Scuola, del Direttore Diego Palma e dei molteplici collaboratori sia interni allo Staff di redazione che esterni nonché dagli esperti della variegata realtà educante.

Vorrei sottolineare l’alta capacità inclusiva dell’organizzazione che mi ha permesso di partecipare, Persona Sorda, con la partecipazione dell’interprete in Lingua dei Segni, dottoressa Maria Carpinelli, con relativo Diritto d’Intervento e non solo ho avuto la possibilità di dar voce ai disagi degli studenti che vivono la mia stessa condizione ma ho anche ricevuto il premio Visioni per l’eccellenza, per via della mia vita sociale quotidiana oltre che per meriti scolastici. Ho studiato all’istituto d’Istruzione Superiore, Alfano I di Salerno, dove ho superato l’esame di Stato con votazione finale di 95/100, ho svolto molte iniziative e partecipo a molte attività nell’ambito sociale, politico, e di volontariato per e con la comunità Sorda, Scolastica, Associativa, Ambientalista, Sanitaria, ed ancora altro. Non ho svolto solo una vita d’ubbidienza ma ho abbracciato anche il valore della disubbidienza civile con la possibilità di avvalermi della virtù di protesta e denuncia contro i dogmatismi chiedendo a gran voce il bilinguismo nelle scuole per noi ragazzi sordi.

“La motivazione essenziale perché Roberto Eduardo Perotti è lo studente dell’anno è semplice e chiara: lui incarna la Visione- dichiara Doriana D’Elia, caporedattrice de La Voce della Scuola-. Roberto và premiato perché nonostante le barriere architettoniche ha creato intorno a sé e su di sé una comunicazione altamente assertiva che ha inglobato una rete sociale e politica di ampia maglia ed è stato in grado di costruirla nella tenera età tra i banchi del suo liceo dove ha maturato la VISIONE di un futuro migliore per gli studenti e le studentesse, anche sordi”

Uno sguardo al passato per proiettarci al futuro: ripristinare i metodi del bilinguismo introdotto quale insegnamento funzionale per le persone Sorde come stabilito nel 1880 col Congresso Internazionale di Milano sui Metodi e l’Educazione delle Persone Sorde ma verso un Bilinguismo con un Livello Culturale Alto aperto a tutti e radicato nella scuola pubblica italiana, non classi speciali, non classi sperimentali ma una scuola pubblica ed inclusiva e non per effetto dell’intervento delle associazioni dei Genitori degli alunni con disabilità ma grazie ad una politica attenta ai bisogni dei suoi alunni e alunne, anche sordi.

Con la partecipazione dell’interprete in Lingua dei Segni, dottoressa Maria Carpinelli.

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