La destra procede, nel suo percorso di potere, per tentativi ed errori. Un susseguirsi di proposte più o meno accettabili, in un crescendo euristico che punta a quella “rivoluzione conservatrice” che minaccia di far tornare il Paese indietro di molti anni.
Tra le forze del centrodestra, stavolta è toccato alla Lega e al suo candidato di punta, Vannacci, tentare un affondo per testare il limite a cui è possibile arrivare. Vannacci, disconoscendo di fatto la pluridecennale attività di inclusione portata avanti dalla scuola statale italiana, ha riflettuto a voce alta, con il giornalista che lo intervistava, sulla possibilità di ripristinare le classi differenziate…proprio come cinquanta anni fa.
Viene da chiedersi cosa accadrà quando, grazie al ddl Calderoli che in queste ore il Parlamento sta approvando, ogni regione avrà potestà legislativa in materia di Istruzione pubblica e la Lega, il partito che intende candidare Vannacci alle europee, guiderà alcune tra queste regioni italiane.
Noi socialisti esprimiamo dunque grande preoccupazione per quanto sta avvenendo nel Paese e per il tentativo della destra conservatrice di fare dell’istruzione pubblica il campo di prova delle proprie strategie elettorali. Così in una nota Enzo Maraio, Segretario nazionale PSI e Luca Fantò, Responsabile nazionale PSI scuola.