Generazione ansiosa. La possibilità entra nella loro esistenza (Ammaniti). Un buon segnale.
Generazione ansiosa. L’entrata del possibile
Generazione ansiosa. Il noto psicoanalista e professore onorario di Psicopatologia dello sviluppo alla Sapienza di Roma M. Ammaniti analiza la condizione nella quale si trovano i nostri ragazzi. Alla domanda riguardante le cause del loro malessere risponde “Una possibile risposta è quella che mi ha dato una madre di un adolescente dicendo che hanno troppe possibilità. E’ una generazione che ha mille possibilità, molto più libera, fa molte più esperienze però deve affrontare “la scelta”. E a volte la scelta crea l’ansia, il dubbio, la paura di non farcela”.
Da rilevare che M. Ammaniti non imputa alla scuola la causa (unica) del malessere esistenziale dei ragazzi. Gli deve essere riconosciuto questo merito.
Fatta questa breve premessa ben venga questa entrata dei nostri ragazzi nella vita reale. Una bella avventura da vivere tra voli e cadute, speranze e delusioni consapevoli che nessun adulto potrà indicare loro una direzioone, il senso di un percorso. Non a caso qualche giorno fa il cantautore Ultimo dichiarava che oggi essere giovani è tremendo. La condizione apre alla possibilità, alla decisione e in ultimo alla responsabilità verso se stessi. E’ lo spaesamento di S. Kierkegaard di fronte all’aut aut che non lascia spazi all’altra congiunzione che invece unisce, rassicura (e). La scelta è vertigine perché esclude, taglia altre possibilità, introducendo il “non” scelto, l’esperienza del nulla. E’ il prezzo della propria libertà, che apre all’esistenza come pro-getto (M. Heidegger), lasciando alle spalle il rassicurante porto dell’essere (profilo già definito)
Benvenuti ragazzi nella vita reale! Il compito di noi adulti è di stare loro accanto, consapevoli che non potremo stare davanti (guida) e peggio ancora dietro perché in quest’ultimo caso il loro spaesamento diverrebbe impossibile da gestire.