Oggi celebriamo la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un’occasione per riflettere sulla condizione dei bambini e degli adolescenti, sul rispetto dei loro diritti e sugli interventi necessari per garantire una crescita sana ed equilibrata a tutti i minori.
Questa giornata, istituita con la risoluzione n. 836 (IX) del 14 dicembre 1954 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, è celebrata il 20 novembre, data in cui fu adottata la Dichiarazione dei diritti del fanciullo (1959) e la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (1989).
La Convenzione riconosce ai minori di età diritti fondamentali, come il diritto al nome, il diritto a crescere nella propria famiglia, il diritto a ricevere un’adeguata istruzione, il diritto al gioco e alla partecipazione culturale ed artistica, il diritto a non essere discriminati, il diritto alla salute, il diritto ad essere ascoltati e il diritto a non essere maltrattati.
In Italia, l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza promuove eventi ed incontri per divulgare il testo della Convenzione e spiegarne il significato a bambini, ragazzi, genitori ed insegnanti.
Diversi sono anche i progetti di legalità nelle scuole, promossi dal Consiglio Nazionale Forense, dal Ministero dell’Istruzione e del Merito e dal Ministero dell’Interno per favorire il confronto rispettoso e un uso consapevole dei dispositivi tecnologici, nonché per contrastare il bullismo e il consumo di alcol e droga. Tuttavia, la situazione dei minori in Italia presenta ancora molte sfide.
Secondo l’ultimo Report dell’ ISTAT sulla povertà in Italia del 25 ottobre 2023, sono quasi 3 milioni e mezzo i minori che vivono in una condizione di povertà (assoluta o relativa). Inoltre, nel 2022 sono stati registrati 6.857 reati commessi a danno di minori, con un drastico aumento del 10% rispetto ai dati del 2021.
Un altro problema riguarda l’uso eccessivo dei dispositivi tecnologici e dei social network. Secondo un Dossier sulla salute mentale dei ragazzi nell’era del digitale realizzato da Telefono Azzurro, su un campione di 800 ragazzi tra i 12 e i 18 anni soltanto il 41% ha dichiarato di essersi sentito felice nelle due settimane precedenti, mentre ha riferito di sentirsi in ansia il 21%, preoccupato il 20% e triste il 6%.
Eventi globali come la guerra in Ucraina e la guerra in Medio Oriente hanno influenzato profondamente lo stato d’animo di bambini ed adolescenti, suscitando reazioni emotive intense come rabbia, tristezza ed angoscia.
Il Viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci ha sottolineato l’importanza di educare i ragazzi a conoscere e vivere le proprie emozioni per garantire il loro sviluppo e benessere complessivo.
Il Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (UNICEF) ha riferito che 1 adolescente su 7 di età compresa fra i 10 e i 19 anni soffre di problemi legati alla salute mentale.
Il Ministero della Salute italiano, lo scorso 9 novembre, ha siglato con l’UNICEF un protocollo d’intesa della durata di 3 anni per favorire attività di prevenzione, protezione, promozione della salute e del benessere dei minorenni e dei giovani in Italia, con particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili.In conclusione, la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza è un momento fondamentale per riflettere sulla condizione dei minori in Italia e nel mondo, per promuovere i loro diritti e per lavorare insieme per garantire una crescita sana ed equilibrata a tutti i bambini e gli adolescenti.