Il problema è di Caivano? Purtroppo no, è di tutti ed allego i commenti di Don anti-clan:
Questo a mio avviso. Io il 25 agosto ho scritto un messaggino alla Meloni. E nel giro di pochi giorni è venuta lei da noi, con tre ministri, due sottosegretari, il capo della polizia e ha fatto delle promesse che mi pare stia mantenendo”. “Poi arriva il solito sapientone che dice che la repressione non basta – ha ripreso don Patriciello – e chi mai ha detto il contrario. Se il parco Verde è stata una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa, la repressione serve”. Ma poi “occorrono anche gli insegnanti, i servizi sociali: il numero degli assistenti sociali è così esiguo, come quello dei vigili urbani”. Don Patriciello ha poi detto “che nessuno ha la bacchetta magica anche perché questo quartiere è stato abbandonato per trenta anni”.
Le vicende che hanno riguardato il parco Verde di Caivano “sono ferite indelebili”, ha aggiunto don Patriciello. “Pensate a tutte le famiglie coinvolte “, ha detto ancora il parroco.
Com’è chiaro il suo messaggio, il problema è di tutti e va risolto da tutti ovvero facendo un’inversione di educazione cioè è inutile educare o insegnare agli studenti che hanno “malessere o malavita o espressionismo volgare di “terra e terra” in famiglia” perché la parola è potere…la parola fa “influenza” più potente e si diffonde esageratamente e diventa che i lavori vengano sprecati e delle conseguenze che molti docenti rimangano delusi e perdono la motivazione significa che non lamano più la loro punta di diamante nell’impegno e nella volontà di lottare per far l’educazione abbia il meglio.