Il problema è di Caivano?

caivano
Napoli, 31 ago. (askanews) - "Ho detto alla presidente del Consiglio che è necessario oscurare i siti porno ai minori". A dirlo don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo del Parco Verde a Caivano, a conclusione dell'incontro con la premier Giorgia Meloni. "Abbiamo affrontato anche la questione della pornografia on line - ha aggiunto il sacerdote -. Abbiamo lanciato un appello agli attori porno affinché possano aiutarci in questa cosa. I primi a dover fare attenzione sono le famiglie, ma se sono distratte, hanno bisogno di essere supportate. Mettiamoci insieme ed evitiamo ai bambini la possibilità di arrivare in modo così facile a questi siti". Alla premier "abbiamo raccontato la difficile realtà del quartiere che è nel contesto di Caivano, a sua volta inserito nella Terra dei fuochi. Le nostre battaglie - ha proseguito don Patriciello - sono iniziate con la Terra dei fuochi. Qui, poi, c'è anche una politica abbastanza debole perché non abbiamo un'amministrazione (a Caivano c'è il commissario prefettizio dopo lo scioglimento del consiglio comunale, Ndr) che, la volta precedente, fu sciolta addirittura per mafia". "Ci è stato assicurato che sarà aumentata la presenza delle forze dell'ordine. La cosa importante è arrivare a qualche risultato concreto per la nostra gente. La nostra battaglia non finisce mai", ha concluso.

Il problema è di Caivano? Purtroppo no, è di tutti ed allego i commenti di Don anti-clan:

Questo a mio avviso. Io il 25 agosto ho scritto un messaggino alla Meloni. E nel giro di pochi giorni è venuta lei da noi, con tre ministri, due sottosegretari, il capo della polizia e ha fatto delle promesse che mi pare stia mantenendo”.  “Poi arriva il solito sapientone che dice che la repressione non basta – ha ripreso don Patriciello – e chi mai ha detto il contrario. Se il parco Verde è stata una delle più grandi piazze di spaccio d’Europa, la repressione serve”. Ma poi “occorrono anche gli insegnanti, i servizi sociali: il numero degli assistenti sociali è così esiguo, come quello dei vigili urbani”. Don Patriciello ha poi detto “che nessuno ha la bacchetta magica anche perché questo quartiere è stato abbandonato per trenta anni”.

Le vicende che hanno riguardato il parco Verde di Caivano “sono ferite indelebili”, ha aggiunto don Patriciello. “Pensate a tutte le famiglie coinvolte “, ha detto ancora il parroco.

Com’è chiaro il suo messaggio, il problema è di tutti e va risolto da tutti ovvero facendo un’inversione di educazione cioè è inutile educare o insegnare agli studenti che hanno “malessere o malavita o espressionismo volgare di “terra e terra” in famiglia” perché la parola è potere…la parola fa “influenza” più potente e si diffonde esageratamente e diventa che i lavori vengano sprecati e delle conseguenze che molti docenti rimangano delusi e perdono la motivazione significa che non lamano più la loro punta di diamante nell’impegno e nella volontà di lottare per far l’educazione abbia il meglio.

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