In riferimento al dibattito sugli stipendi differenziati, la posizione del Presidente di Ancodis Rosolino Cicero

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Close up view of European Union banknotes and coins. Selective focus on the one Euro coin. DSRL studio photo taken with Canon EOS 5D Mk II and Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USM.

“Questa storia degli stipendi differenziati per aree geografiche è un’offesa alla Costituzione e al personale della scuola.

Piuttosto che sostenere la retribuzione del lavoro espletato nelle diverse forme sulla base della qualità e della quantità – questo recita la Costituzione italiana – si parla di differenziare gli stipendi dei docenti sulla base dell’area di residenza e del costo della vita.

Allora, se si vuole differenziare, si differenzi sulla base dei seguenti criteri:

  1. a) servizio nelle cosiddette “scuole a rischio” di dispersione;
  2. b) servizio in territori ad alto tasso di devianza minorile, dove la scuola è l’unico avamposto di socialità e di legalità;
  3. c) servizio in territori con elevata incidenza di povertà educativa;
  4. d) servizio in aree territoriali con difficile accesso (aree montane e isole minori);
  5. e) qualità e quantità del lavoro aggiuntivo e non contrattualizzato espletato – oltre l’attività didattica – per il funzionamento organizzativo e didattico.

Allora si che potremo finalmente dire di avere rispettato la nostra Costituzione Italiana!”

Ancodis

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