Gli insegnanti sono lavoratori molto particolari poco coinvolgibili, individualisti e senza alcuna consapevolezza di appartenere ad una categoria.
Ciascuno per sé.
Per l’ insegnante il problema non esiste neppure se non lo riguarda personalmente e quando lo riguarda personmente allora vorrebbe che glielo risolvessero gli altri.
Insomma non è possibile paragonarli ad altri lavoratori sia pubblici ( a cui pur appartengono) sia a quelli del settore privato che hanno la consapevolezza di appartenere ad una categoria.
Le assemblee sindacali previste dal Contratto di Lavoro, le disertano. I lavoratori nel privato vi partecipano attivamente.
Gli insegnanti prendono le due ore per partecipare all’ assemblea e se ne vanno a fare la spesa o a parlare con le insegnanti dei figli o a prendere l’aperitivo o per andare a scuola due ore più tardi.
Quindi diamo pure la colpa ai sindacati ( è lo sport preferito dagli insegnanti dare la colpa a qualcuno dopo un contratto o l’approvazione di un provvedimento normativo ) ma ma non assolviamo i docenti che non partecipano, delegano gli altri e si disintrressano di tutto, non scioperano, non manifestano, non si mobilitano.
A settembre quando si rincontreranno credete che parleranno di contratto 19/21? Lo avranno già dimenticato.
Abbronzate, le insegnanti parleranno della vacanza, del marito, dei figli e di altro ancora.
Nel settore privato le lavoratrici e i lavoratori conoscono i loro contratti di categoria e ne discutono con i sindacalisti , nella scuola no, pochi sono gli insegnanti che conoscono il Contratto di lavoro, i contratti integrativi, il contratto di istituto. Parlo per esperienza di anni e anni di consulenza.