Una lettera di protesta, un grido di dissenso, si leva dalle graduatorie di merito ad esaurimento dei concorsi ordinari 2020, dove migliaia di aspiranti insegnanti si trovano intrappolati in un limbo dantesco di incertezza lavorativa. Questo malcontento ha trovato voce nel “Movimento Idonei 2020 in Ruolo, gli Invisibili”, un’associazione apolitica e senza connotazioni sindacali, coordinata dai portavoce nazionali Gian Michele Mostardini e Alessandra Torrioni.

Il movimento rappresenta chi, pur avendo superato prove impegnative e selettive, rischia di essere messo in subordine ai vincitori dei prossimi concorsi PNRR, come deciso dalle istituzioni europee di Bruxelles. La lettera esprime la preoccupazione degli “Idonei 2020” di essere dimenticati in un’attesa che potrebbe compromettere la loro continuità lavorativa nella scuola e il futuro su cui tanto hanno investito.
Il decreto PNRR ’24 del 26 febbraio scorso, che consente l’anticipazione delle assunzioni tramite decreto MIM, aggiunge ulteriore incertezza per gli “Idonei 2020”, minacciando la possibilità di essere immessi in ruolo nei prossimi tre anni.
Con l’inizio dei concorsi PNRR, la tensione cresce ulteriormente tra gli aspiranti insegnanti, poiché le prove si susseguiranno nel corrente mese e probabilmente nei prossimi anni, prevedendo un target assunzionale di circa 70,000 persone entro il 2026.
L’appello degli “Invisibili” si chiude con una speranza, che le istituzioni dimostrino vicinanza e solidarietà agli insegnanti che si sentono abbandonati dallo Stato, ai quali hanno dato tanto e che hanno ancora molto da offrire. L’incertezza nell’istruzione non deve minare il diritto al lavoro e al merito di coloro che hanno superato le sfide dei concorsi ordinari 2020.