Mini Call Veloce nessun posto per ADSS nonostante i 19.000 posti liberi

Mini Call Veloce nessun posto per ADSS nonostante i 19.000 posti liberi

Con l’inizio del nuovo anno scolastico 2024/25 ormai alle porte, emergono criticità significative nel processo di assunzione del personale docente, in particolare per i posti di sostegno nelle scuole secondarie di secondo grado. Nonostante il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) abbia autorizzato 45.124 assunzioni, la distribuzione delle risorse disponibili sta creando confusione e malcontento tra gli aspiranti docenti.

 

Il Processo di Assunzione e la Mini Call Veloce

L’assegnazione dei posti per il nuovo anno scolastico è frutto di un processo articolato, che prevede diversi passaggi. Dopo l’autorizzazione dei posti da parte del MEF, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha suddiviso questi posti a livello regionale, lasciando poi agli Uffici Scolastici il compito di distribuirli tra le varie graduatorie, rispettando le normative concorsuali e le percentuali stabilite.

L’ultimo step di questo procedimento è rappresentato dalla cosiddetta “mini call veloce”, regolamentata dal decreto ministeriale n. 111 del 6 giugno 2024. Questa procedura è volta ad assegnare i posti di sostegno residui non coperti dalle Graduatorie ad Esaurimento (GaE), dai concorsi ordinari e straordinari, e dalla prima fascia delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze (GPS). A partecipare alla mini call veloce sono gli aspiranti che, pur avendo partecipato alla procedura di scorrimento della GPS nella propria provincia, non hanno ricevuto una nomina né hanno rinunciato alla possibilità di assunzione.

Nessuna Disponibilità per ADSS

Tuttavia, come già previsto da alcuni mesi, non sono stati resi disponibili posti per gli aspiranti alla posizione di ADSS (docenti di sostegno) nelle scuole secondarie di secondo grado. Questo esito è dovuto al fatto che i posti messi a disposizione dal MEF sono stati completamente coperti dai vincitori dei concorsi e dallo scorrimento della prima fascia GPS.

In questo contesto, i posti effettivamente vacanti e disponibili per l’anno scolastico 2024/25 ammontano a 64.156, tra sostegno e posto comune. Di questi, il Ministero ha deciso di procedere con l’assunzione solo per 45.124 posti. I restanti posti, pur vacanti, non sono stati inclusi nella disponibilità per le assunzioni a tempo indeterminato, alimentando il malcontento e le domande tra i docenti precari: “Dove sono finiti i posti vacanti?” è il quesito ricorrente sui social.

L’Anomalia delle Supplenze

La situazione si complica ulteriormente con la previsione di circa 19.000 posti vacanti che non saranno coperti da assunzioni stabili, ma che diventeranno supplenze al 31 agosto 2025. Questo scenario, oltre a evidenziare un disallineamento tra i posti disponibili e quelli effettivamente coperti, indica una tendenza alla precarizzazione che continua a caratterizzare il sistema scolastico italiano.

L’imminente avvio dell’algoritmo per l’assegnazione delle supplenze, previsto già per la prossima settimana, dovrebbe garantire la presa di servizio entro il 2 settembre. Tuttavia, resta da vedere quanti Uffici Scolastici riusciranno a gestire questa fase in modo efficiente, o se sarà necessario rinviare di una settimana, considerato che le lezioni inizieranno tra il 9 e il 16 settembre.

Mentre il Ministero dell’Istruzione e del Merito procede con i suoi piani, il malcontento tra i docenti precari cresce, alimentato dalla percezione di un sistema che, pur avendo bisogno di risorse, continua a ricorrere a soluzioni temporanee piuttosto che a stabilizzazioni durature.