Il dibattito sulla mobilità intercompartimentale per i Direttori dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) prende il centro della scena, con il sindacato Anief-Condir che solleva la questione delle disparità di trattamento subite da questa figura nel contesto scolastico. Il responsabile del dipartimento DSGA, Alberico Sorrentino, ha esposto con vigore la necessità di superare tali disuguaglianze, sottolineando che la mobilità intercompartimentale è diventata l’ennesimo esempio di ingiusto trattamento rispetto alle analoghe figure presenti in altre amministrazioni.
L’approvazione di un emendamento al decreto mille proroghe, presentato alla Camera dai Deputati Orfini, Manzi, Berruto e Zingaretti, potrebbe rappresentare un passo significativo verso l’eliminazione di tali disparità. L’emendamento, sostenuto dal Sindacato Anief guidato dal Presidente Marcello Pacifico, propone l’aggiunta di una nuova disposizione per consentire trasferimenti per mobilità intercompartimentale al personale assunto nel profilo di Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi per l’anno scolastico 2024/2025.
Sorrentino ha evidenziato che questa iniziativa è l’occasione per porre fine all’ingiusto trattamento dei Direttori SGA, una disparità che non si manifesta solo in questo ambito, ma che si estende anche all’area EQ presente negli altri comparti pubblici.
Il sindacalista ha poi proiettato lo sguardo oltre la mobilità intercompartimentale, sottolineando la necessità di mettere a disposizione il 100% dei posti liberi per le prossime operazioni di mobilità territoriale. Questa richiesta è diretta, in particolare, ai DSGA vincitori di concorso nel 2020, entrati in servizio l’anno successivo, che, a causa del vincolo triennale, hanno visto limitate le opportunità di partecipare alle operazioni di mobilità.
Il dibattito promosso da Anief-Condir mira a promuovere un approccio più equo e inclusivo nei confronti dei Direttori SGA, sottolineando l’importanza di garantire pari opportunità e condizioni di lavoro a tutti gli operatori del settore scolastico. L’emendamento al decreto mille proroghe si presenta come una speranza concreta per un cambiamento significativo in questo contesto.